ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

San Giovanni paradiso della musica

Scopriamo una giovane stella delle sette note: incontro con la pianista Anna Massi

La nostra città ha un legame fortissimo con la musica. In classe partecipiamo al Progetto “Orchestrando” che ci permette di imparare uno strumento, sperando di diventare un giorno protagonisti di un concerto. Per questo abbiamo pensato di incontrare una giovane pianista sangiovannese, Anna Massi, con lo studio si sta facendo conoscere a livello nazionale. A novembre compirà 19 anni e si è diplomata allo Scientifico. Ha studiato piano all’Accademia Internazionale di Imola. Si racconta volentieri e le diamo del tu.

Da quanto la musica ha iniziato ad essere una parte fondamentale della tua vita? Com’è nata la tua passione? Quando il tuo primo concerto? «La musica ha iniziato ad essere una parte fondamentale della mia vita a 14-15 anni, ma la passione era nata a casa di mia nonna. C’era un pianoforte, prendevo posto di fronte alla tastiera e già da piccola provavo a suonare. In passato ha studiato pianoforte anche il mio babbo che, però, aveva abbandonato ben presto la musica per dedicarsi alla medicina. Anche mia sorella un giorno provò a suonare ma, secondo mio padre non era portata! Così la mamma mi iscrisse a una scuola di musica.

A sei anni ho iniziato con i saggie a 15 mi sono esibita davanti al pubblico».

Chi ti ha supportato e aiutato di più in questo percorso? «Il mio maestro, Andrea Turini, che mi ha seguito a San Giovanni ed ha contribuito ad accrescere la mia passione. Mi ha sempre detto: “Fallo perché ti piace, non perché lo devi fare».

Hai fatto molti sacrifici per raggiungere traguardi così importanti? E quante ore dedichi al piano? «Il sacrificio più grande è stato voler andare bene a scuola e allo stesso tempo diventare una pianista e al pianoforte dedico 4 o 5 ore al giorno. Se vado oltre perdo la concentrazione».

Hai mai partecipato a competizioni internazionali? «Sì, non mi hanno mai sponsorizzato troppo, però sono arrivata primaconilpunteggiodi99/100 qui a San Giovanni, in onore di Humberto Quagliata, famoso pianista spagnolo».

Hai mai provato ansia da palcoscenico? «Sì, l’ansia mi assale in anticipo, al pensiero dello spettacolo, mai quando inizio a suonare».

C’è un brano che ti piace particolarmente eseguire? «Il preferito è la “Suite francese n. 5” di Bach. All’inizio mi metteva in difficoltà e l’ho suonato un’infinità di volte per renderlo facile».

Che musica ascolti? Quale gruppo e cantante preferisci? «Mi piace la musica classica e quella italiana non recentissima. I “Queen” sono la mia band preferita. Hanno un pezzetto del mio cuore, ma adoro le canzoni di Fabrizio De André».

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