ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Due generazioni messe a confronto

Il rapporto fra giovani e adulti è spesso costellato da frizioni: sono proprio le parole il primo scoglio

«Siamo più grandi, quindi sappiamo come vanno le cose».

Quante volte i più giovani si sono sentiti dire questa frase, magari per chiudere una discussione con un genitore o un insegnante? Ma è davvero così? L’esperienza degli adulti è sempre quella ’giusta’, oppure sarebbe utile provare a mettersi anche nei panni dei ragazzi?.

Quando generazioni diverse devono confrontarsi, non è mai facile. Tanti fattori entrano in gioco, e talvolta si arriva allo scontro. E allora, spesso, arrivano quelle parole così prevenute, che sembrano voler sminuire il mondo dei più giovani.

Naturalmente non tutti gli adulti sono uguali: ognuno ha le proprie esperienze e il proprio vissuto, perciò non è giusto generalizzare. Non si può negare, però, che ci siano alcune cose che vengono ripetute continuamen-te agli adolescenti da quegli stessi adulti che dovrebbero guidarli ed educarli. «Sei inutile»; «Non sai fare niente»; «Siete sempre con quei telefoni in mano»; e ancora capita di sentire dire «Dovete pensare a trovare un lavoro e mettere su famiglia, o non porterete a termine niente, nella vita». Questo ap-proccio così duro e limitante non favorisce il dialogo né crea i presupposti per un incontro fra generazioni. Un dialogo, però, è fondamentale. Come ci si potrebbe approcciare a esso, allora? Sicuramente da entrambe le parti dovrebbe esserci la capacità di far capire le proprie ragioni, e la pazienza per ascolta-re ciò che dicono gli altri. Servono la calma e la serenità per affrontare gli argomenti che possono portare a scontri. L’incontro tra generazioni è un tema che ha sempre creato molto dibattito e nella realtà ha più volte creato frizioni: in famiglia, tra nonni e nipoti. è difficile riuscire a trovare una modalità di dialogo che si adatta ai più giovani e ai più anziani, ma questo è proprio lo scopo della vita e la difficoltà di crescere. I ragazzi talvolta si rivolgono in modo sgarbato e arrogante agli adulti, senza nemmeno rendersene conto.

dal loro canto gli adulti talvolta si sentono di poter ciò che vogliono forti della loro età, ma anche un adulto a volte pensa di dire certe cose per il bene dei più giovani, ma sbaglia il modo con cui si approccia e questo molto importante per iniziare un dialogo costruttivo. E da parte loro, i ragazzi vorrebbero far valere l’importanza della propria libertà nelle scelte: è giusto che ciascuno trovi la propria strada. Anche l’esperienza fatta dai più grandi deve essere comunque spiegata con gentilezza e rispetto, quello stesso rispetto che è alla base di ogni rapporto civile.

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