ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Giocare per imparare tutti insieme

Parla Luigi Regoliosi, professore di matematica e presidente dell’associazione ToKalon dei giochi di società

Luigi Regoliosi, professore di matematica presidente dell’associazione ToKalon, è impegnato nella formazione dei docenti e nel coinvolgimento degli studenti attraverso strategie innovative.

In che modo riuscite a coinvolgere gli alunni spesso svogliati e disinteressati? «Qualche anno fa mi è capitato di insegnare matematica in un istituto professionale, in cui i ragazzi erano svogliati e disinteressati. Un giorno decidemmo di provare un gioco di matematica a gruppi. Un gruppo di ragazzi si volle chiamare ’i cervelloni’ anche se erano stati tutti bocciati. Quei ragazzi mi fecero commuovere: riuscirono a risolvere problemi difficilissimi. Bisognerebbe abolire l’espressione ’io non sono portato per la matematica’».

Come nasce la collaborazione tra CreativaMente e ToKalon? «Io non nasco appassionato digiochi. Ho conosciuto Emanuele Pessi, l’inventore della maggior parte dei giochi di CreativaMente, a Cerbia: io dovevo accompagnare un mio studente alle finali del Kangaroo della matematica. Una sera Emanuele Pessi faceva giocare e io mi sono ritrovato seduto al tavolo con il mio studente che mi guardava un po’ spiazzato. Mi sono diverti-to tantissimo. Alla fine sono uscito da quella serata con quattro giochi matematici e il numero di Emanuele Pessi. Nelle settimane successive gli ho chiesto di inviarmi qualche gioco da utilizzare con i miei alunni. E da lì è nata una collaborazione di didattica e gioco. Il 6 aprile del 2019 abbiamo fatto la finale di matematica per tutti: questa voltaEmanuele era nostro ospite e io mi ricorderò sempre la sua commozione nel vedere per la prima volta 1200 ragazzini che giocavano con i suoi giochi.

In cosa consiste l’edizione zero di Italiano per tutti? Pensa che la strategia del gioco da tavolo sia utilizzabile anche per altre discipline? «’Italiano per tutti’ è un con-corso che stiamo sperimentando con giochi come Parolandia puzzle, che prende le mosse dallo scarabeo, ma invece di intersecare le lettere per fare le parole si intersecano le parole per fare le frasi. Questo è il primo gioco realizzato da Emanuele; è da lì che è nato tutto il mondo di CreativaMente. Per quanto riguarda le altre discipline, ci stiamo adoperando per coinvolgere le scienze. Ci sembra una bella sfida».

Una curiosità: perché si chiama Con-corso? «È stata una mia idea, proprio per mettere in evidenza che la parola concorso, che deriva da concorrere, non significa gareggiare ma correre insieme. Per i docenti il con-corso è anche un gioco di parole: gli insegnanti sono chiamati a partecipare ad un corso di formazione. Insomma, si corre tutti insieme».

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