ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Perugia (PG)

La solidarietà arriva da lontano

Dal solidum dei latini alla solidarieté dei francesci come atteggiamento di sostegno e supporto ai bisognosi

La solidarietà siamo sicuri di conoscerla bene? Parola complicata ma allo stesso tempo importante ormai in disuso nel linguaggio comune, nel vocabolario di tutti i giorni, valore inestimabile che in realtà significa molto di più di quello che crediamo. Se analizziamo l’origine di questo termine facciamo un salto a ritroso nel tempo fino all’epoca dei Romani quando la parola latina solidum (soldo) si usava per indicare il dovere e l’obbligo di persone che avevano ricevuto un prestito di restituire il debito interamente.

Nel IV secolo nacque addirittura la moneta d’oro solidum che venne utilizzata nel medioevo per pagare combattenti professionisti al servizio di un signore.

Quando ha assunto il significato che conosciamo oggi? All’epoca della rivoluzione francese quando solidarieté indicava un atteggiamento di sostegno e supporto ai bisognosi, a chi si trovava in situazioni difficili, di disagio e con questa accezione ha superato i confini francesi per diffondersi nel mondo. Spesso ci si ricorda della solidarietà solo il 20 dicembre quando si celebra la Giornata internazionale della Solidarietà umana istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2005. Di questi giorni la notizia della morte per ipotermia di un fotografo parigino rimasto ore accasciato per terra nell’indifferenza di tutti tranne di un senzatetto, l’unico ad intervenire e chiamare i soccorsi. Oggi gli adulti sono sempre pronti a puntarci il dito contro per l’eccessivo uso di tecnologia e social perché vogliamo tutto e subito, siamo menefreghisti pronti a seguire la massa: ma vi sono esempi tratti dalla quotidianità che dimostrano che molti ragazzi dopo la scuola compiono azioni concrete come pulire parchi o aiutare compagni in difficoltà.

Lo scrittore peruviano Bambaren scrisse la frase “Guardandoti dentro puoi scoprire la gioia ma è solo aiutando il prossimo che conoscerai la felicità”. Essere solidali fa entrare nei panni dell’altro, fa vivere in armonia, insegna a nuotare nelle acque agitate del mondo e ti prende per mano accompagnando ti nel percorso. Come in geometria ogni faccia di un solido è unita all’altra formando un solidum, allo stesso modo la solidarietà è una forma di sostegno reciproco che compatta il corpo sociale e consolida legami. La Costituzione riconosce la solidarietà politica, economica e sociale nell’art. 2 come dovere inderogabile e valore universale alla base delle relazioni tra i popoli. Impariamo questa qualità innegabile che porta ad amarci e sostenerci l’uno con l’altro.

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