ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Fucini di Ponsacco (PI)

La giornata dei calzini spaiati

Che cosa è? E’ nata per dimostrare che le differenze, qualsiasi siano, non cambiano la sostanza delle cose

La giornata dei «Calzini spaiati» si celebra ogni anno il primo venerdì di febbraio e nasce una decina di anni fa dall’idea dei bambini di una scuola Primaria di Udine per dimostrare con un gesto che le differenze, grandi o piccole che siano, non cambiano la sostanza delle cose, proprio come due calzini diversi per forma, colore o materiale… sono pur sempre calzini! Prendendo spunto dai calzini perduti e dimenticati nel letto, in lavatrice o in fondo a qualche cassetto e che quindi si sentono soli, inutili, abbandonati, questa giornata ha assunto nel corso del tempo lo scopo di far capire che invece è bello essere unici e diversi allo stesso tempo: idee diverse, gusti diversi, interessi diversi… ci danno sicuramente la possibilità di vedere le cose da punti di vista diversi, ci aiutano a metterci nei panni dell’al-tro e, magari, trovare soluzioni condivise.

Ma cosa significa essere calzini spaiati? Essere calzini spaiati significa avere particolarità che ci rendono diversi dagli altri; questo potrebbe essere molto faticoso da affrontare perché spesso alcune fragilità sono faticose da accettare e, proprio chine è portatore, potrebbe sentirsi escluso e non riuscire ad accettare se stesso per quello che è.

Anche i bambini della classe 5^ A della scuola Primaria Fucini, quest’anno, hanno aderito all’iniziativa organizzando alcune attività in classe; in realtà, già in precedenza l’argomento era stato affrontato dopo la visione di alcuni film («Wonder» e «The Snowman»)e gli alunni avevano avuto la possibilità di confrontarsi su questo delicato tema. Poi, per l’occasione, ciascun alunno ha indossato calzini diversi l’uno dall’altro per colori e fantasie, ma non solo! Ognuno di loro ha portato un calzino spaiato, vi ha scritto sopra una breve frase che spiegasse che cosa significa per lui essere «diverso» e poi lo ha appeso a un filo teso al cancello d’entrata della scuola, proprio come se fosse ad asciugare con il bucato. Il tutto è stato reso più allegro dall’ascolto del brano musicale di Vinicio Capossela «Il paradiso dei calzini».

I bambini si sono molto divertiti ascoltando il testo e ballando sulle note di questo valzer. Le parole più usate per definire la parola «diverso» sui calzini sono: «speciale» e «unico», perciò possiamo concludere che «diverso» non è necessariamente «sbagliato», «pericoloso» o «brutto». Diversità significa unicità, quindi ciascuno di noi è unico e speciale proprio grazie al fatto che è diverso dagli altri.

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