ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Montignoso, a scuola di… agricoltura!

Nel “Giorgiorto” della Giorgini il lavoro di squadra tra alunni e professori fa nascere bellissimi frutti che sono visibili nei testi e nei disegni

Chi l’ha detto che a scuola le attività sono sempre un po’scontate e ripetitive? Quest’anno alla “G.B. Giorgini“ di Montignoso abbiamo scoperto un modo innovativo e divertente di imparare, di metterci alla prova e collaborare a uno scopo comune, rivolto all’ambiente e alla cura del territorio. Il nome del nostro progetto? “Giorgiorto”, neologismo nato dalla fusione di “Giorgini” e “orto”, che si propone di sfruttare una parte di terreno nell’area della Scuola per costruire una serra dove coltivare prodotti a km zero. Gli insegnanti ci hanno proposto una parte pratica ed una teorica, strutturate in base alle classi: dalla preparazione di erbari e messa a dimora di piantine alla progettazione vera e propria della serra, in modo che in tutti i periodi dell’anno abbia luce sufficiente a far crescere gli ortaggi, dalla raccolta del compost e smaltimento rifiuti fino alle tecniche di irrigazione, anche grazie al contributo di esperti. Per noi si è aperto un mondo: ci siamo messi in gioco tutti insieme, “sporcandoci le mani” con la terra, progettando, misurando, collaborando, nella prospettiva di veder crescere i frutti del nostro lavoro di gruppo, al quale ognuno di noi ha contribuito e da cui nessuno è rimasto escluso. Nelle nostre attività interdisciplinari sono entrate in gioco geometria, matematica, scienze, disegno tecnico, informatica, strumenti digitali e robotica educativa, tradizioni antiche e tecnologie moderne. Nella parte teorica, non meno interessante, abbiamo imparato molto sulla storia dell’agricoltura attraverso i secoli, sull’alimentazione dei popoli antichi (a confronto con le nostre abitudini alimentari, non sempre corrette) e sull’introduzione dei vari prodotti legata a fattori storici, economici e culturali, senza dimenticare gli aspetti lessicali e artistici legati all’agricoltura nei vari contesti.

Con questo progetto abbiamo capito il valore della collaborazione, dell’impegno personale e di gruppo, dell’esperienza di chi, come i nostri nonni, conosce i ritmi della terra e può insegnarceli. È stato bellissimo partire da una semplice pianta in scala e vedere via via svilupparsi qualcosa di “vivo”, che prendeva forma attraverso il nostro lavoro sotto la guida degli insegnanti. Parole come cura del territorio, strategie eco sostenibili, lotta agli sprechi, sano rapporto con il cibo, conoscenza delle tradizioni, stagionalità, consumo responsabile per noi sono diventate qualcosa di concreto: ora fanno parte della nostra esperienza e della nostra capacità di progettarci e progettare. Ne siamo certi: il “Giorgiorto”, oltre che essere una fantastica esperienza didattica, ci servirà anche nella vita!

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