H20 e chiacchiere alle «Casine»
Oltre a fonti di approvvigionamento “green” le installazioni sono diventate luoghi d’incontro per i cittadini
CAPEZZANO PIANORE Le chiamano le “Casine dell’acqua” e come ogni casa che si rispetti sono il simbolo della vita e dell’incontro, ma sono anche un passo verso la rinascita del pianeta. Le amministrazioni “illuminate”, in questi anni, le hanno posizionate nei loro territori comunali per offrire l’opportunità ai cittadini la possibilità di approvvigionarsi di acqua (quella naturale gratuitamente e quella frizzante alla modica cifra di 5 centesimi al litro) senza dover ricorrere all’acquisto di cestelli al supermercato o nei negozi, con l’obiettivo di ridurre drasticamente l’uso della plastica e, di conseguenza, i livelli di inquinamento che, lo sappiamo, sta mettendo a rischio la vita di tutti noi. Ecco che andare a prendere l’acqua alla “Casina” per molti è diventata una sana abitudine, se non un vero e proprio rito. Sicuramente un’opportunità: oltre contribuire alla buona salute dell’ambiente, spesso i cittadini, “armati” di cestelli con bottiglie di vetro, approfittano dell’attesa per scambiare quattro chiacchiere e fare delle “Casine” un luogo d’incontro. Così avviene anche a Capezzano, do-ve si trova uno dei punti di approvvigionamento del territorio camaiorese. Per approfondire questo tema abbiamo intervistato il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto.
Sindaco, perché sono state costruite le “Casine dell’acqua”?
«Abbiamo sposato l’idea di realizzare questi punti di approvvigionamento idrico per andare incontro al cittadino, offrendogli un servizio per il quale non è indispensabile sprecare bottiglie di plastica. La motivazione, dunque, sta nella tutela dell’ambiente e della risorsa “acqua”. Poi, queste ‘casine’ sono anche un punto di incontro per i cittadini, un luogo di socializzazione, come accadeva in passato».
Avete in programma di installare altre “Casine dell’acqua”? Se sì, dove?
«Sì, ma il programma delle future cinque installazioni sarà formalizzato dalla prossima amministrazione».
Da quale falda viene ricavata l’acqua?
«L’acqua è quella dell’acquedotto pubblico, ed è fornita da Gaia (GAIA è il gestore idrico della Toscana che copre le aree di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia e le zone della Versilia, Garfagnana e Lunigiana ndr)».
Da quando sono in funzione le “Casine dell’acqua”, meno bottiglie di plastica? Se è così, i cittadini pagano meno tasse sui rifiuti?
«Sappiamo di aver contribuito a questa diminuzione, grazie a un calcolo presunto che discende dalla massa complessiva di acqua e il peso medio di una bottiglia di plastica da 1.5 litri; in realtà, la plastica non prodotta non viene sgravata, perché nel nostro sistema di raccolta non ha un costo di smaltimento, visto che una volta recuperata viene venduta (e quindi è un guadagno che annualmente riversiamo su tutta la comunità o con maggiori servizi o con abbassamento delle tariffe)».