Conosciamo «la generazione Z»
Un sondaggio realizzato per scoprire speranze, dubbi e paure dei ragazzi di fronte alle incognite del futuro
LIDO DI CAMAIORE Essere giovani in questi anni non è facile. Cosa pensano i ragazzi della situazione attuale e come si vedono nel futuro? Quando saranno grandi, cosa faranno per migliorare il mondo? Per far conoscere meglio la nostra generazione agli adulti, abbiamo realizzato un sondaggio anonimo rivolto a tutte le terze medie della nostra scuola, l’istituto “Michele Rosi”. I risultati sono molto interessanti.
Ciò che preoccupa maggiormente i ragazzi in vista del futuro sono il coinvolgimento in una guerra, che ha ricevuto il 18% dei voti, ma anche il fallimento negli studi, con una votazione altrettanto alta e preoccupante del 17%; la disoccupazione e la povertà riportano dati anch’essi rilevanti (14%). Probabilmente se avessimo effettuato il sondaggio qualche mese fa i risultati non sarebbero stati gli stessi, perché immaginiamo che crisi climatica e pandemie (rispettivamente 13 e 9%) avrebbero ottenuto percentuali più alte.
Abbiamo notato inoltre l’importanza data alla vita privata nelle risposte alla domanda su cosa non cambierebbero della situazione odierna e non vorrebbero perdere: molti infatti hanno scelto l’opzione di “Amici e Famiglia”, prima con il 22% dei voti.
La seconda più votata è stata il mantenimento di internet e social network, diventati ormai di uso quotidiano e quasi indispensabili. Importante anche l’11%che non vorrebbe perdere la disponibilità di acqua. Tra le domande del questionario si chiedeva anche cosa, una volta salita al governo, la nostra generazione punterebbe a migliorare per prima. Forse un po’ a sorpresa, l’opzione più votata è stata quella sul cambiamento del metodo scolastico italiano con il 18% (un messaggio agli insegnanti!); seguono la parità di genere, con il 16 %, e la tutela di clima, ambiente e animali con il 14%. Abbiamo infine chiesto di dare un voto da 1 a 10 alle aspettative sul nostro futuro personale e su quello del mondo: il primo ha ricevuto una media più alta, ovvero del 7-, mentre il secondo si è fermato al 6. «Non stupisce che i ragazzi nutrano più stima e garanzie in sé stessi che in questo Mondo» – commenta la dottoressa Susanna Sani, la psicologa cui abbiamo mostrato gli esiti del sondaggio – «Ha un cuore coraggioso solo chi conosce la paura ma riesce a dominarla». La psicologa sottolinea l’importanza di iniziative come questa per far emergere le loro idee e far maturare in loro un pensiero critico: «Il messaggio che mandano i giovani si potrebbe sintetizzare nel motto “Il Futuro è adesso”. Sono ragazzi che vivono due realtà, quella quotidiana e quella sullo schermo, avvertono fatica, paura, ma se chiamati ad esprimersi mostrano le loro idee ed i loro valori: il rispetto delle proprie radici familiari, del proprio pianeta e dell’altro inteso in senso globale, la speranza nell’aggregazione e nella comunicazione».