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Sviluppo sostenibile ed ecologia

Ecco il piano del Green Deal, un obiettivo ambizioso: fare dell’Europa il primo continente a impatto zero

Si chiama «Green Deal» ed è il piano con il quale la Commissione Europea punta a dare una direzione più sostenibile alla propria economia. Si tratta di proposte, o ancor meglio di «strategie», cioè una serie di misure di diversa natura, fra cui nuove leggi e investimenti, che saranno realizzate nei prossimi trent’anni per concretizzare un ambizioso progetto: fare dell’Europa il primo continente «a impatto climatico zero del mondo». Proprio per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, è stata proposta la «legge europea sul clima», la quale prevede di riadattare l’obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra, portandole al 55% (rispetto ai livelli del 1990) entro il 2030. L’UE spera con questa proposta di mettere pressione sugli altri grandi Paesi che maggiormente contribuiscono all’emissione di CO2 e alzare l’asticella delle misure sul clima della Conferenza delle Nazioni Unite di Glasgow (COP26), limitando il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.

È una decisione molto importante, perché rappresenta un primo passo verso la concretizzazione della transizione energetica e della lotta al riscaldamento globale, quindi un’azione forte nei confronti del cambiamento climatico e del deterioramento ambientale. È la nostra ancora di salvezza per la realizzazione di un sistema sostenibile, che prevede di non emettere anidride carbonica e altri gas serra e di affidare un ruolo sempre più importante alle energie rinnovabili, pulite e pressoché illimitate, come l’energia solare, l’eolica e la geo-termica. Il progetto europeo accrescerà il benessere e migliorerà la salute dei cittadini e delle generazioni future offrendo aria e acqua pulite, un suolo sano e biodiversità, edifici rinnovati ed efficienti dal punto di vista energetico, cibo sano e a prezzi accessibili, ma anche una mobilità più verde, energia più pulita.

Grazie a un sistema circolare sostenibile, i prodotti potranno durare più a lungo e avere «nuova vita», grazie al riciclaggio e ad un nuovo processo di riutilizzazione; anche l’industria sarà supportata da competenze innovative, le quali garantiranno nuovi posti di lavoro adeguati alle future esigenze. Al momento è ancora presto per capire quale sarà realmente l’impatto del Green Deal sull’ambiente, come è ancora presto per dire se questo funzionerà o meno. Ma, se si concretizzerà, l’uomo non avrà più la stessa visione della natura da cui sa che può trarre vantaggio per soddisfare i propri bisogni e capirà davvero cosa sia: un insieme di meraviglie e di tesori, come la biodiversità, che possono essere salvati solo grazie alla collaborazione tra i vari Stati. La natura diventerà così il nostro alleato vitale nella «lotta» ai cambiamenti climatici.

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