ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Uguaglianza e istruzione ci rendono unici

I diritti, riconosciuti dalle Costituzioni, tutelano dalle discriminazioni e garantiscono rispetto e dignitĂ 

Si parla tanto di diritti, se ne dibatte in tv, si leggono articoli nel giornale, se ne discute a scuola; ma che cosa sono davvero? Parlarne non basta, forse sarebbe utile fare un’attenta riflessione, forse dovremmo cercare di rispettarli nella quotidianità, ma spesso non lo facciamo e, cosa ancora più grave, non ce ne accorgiamo. Ci sono paesi in cui i diritti fondamentali non sono tutelati; nella nostra realtà, per fortuna, tematiche come la dignità, l’istruzione, la salute e la famiglia sono salvaguardate dalle istituzioni, ma questo è sufficiente per stare bene? Intanto pensiamo sia fondamentale conoscere la «Convenzione dell’Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza» del 1989, che si occupa proprio dell’enunciazione dei diritti fondamentali dei ragazzi. Uno di questi è il diritto alla non discriminazione (Art. 2 Accettazione della diversità), forse uno dei più difficili da attuare. Allora ecco che ci fermiamo a riflettere proprio su questo: perché spesso discriminiamo gli altri? Semplicemente perché sono DIVERSI. «Diverso» è considerato lo straniero, il quale si differenzia per il colore della pelle, la lingua parlata, usanze e costumi.

La nostra opinione è che la diversità sia un arricchimento e non un problema; offre alle persone la possibilità di esprimersi liberamente. Possiamo imparare tante cose da coloro che hanno una nazionalità, una religione e credenze differenti. A volte, nella lingua altrui, possiamo scoprire similitudini con la nostra; viaggiando all’estero conosciamo posti bellissimi e nuovi sapori. Quindi, la diversità non deve dividere, ma unire: è con tanti colori che si fa un bel disegno, uno solo non può esprimere tutto il bello che c’è nel mondo. Molti momenti bui della nostra storia hanno cercato di calpestare i diritti umani: ci hanno reso quasi invisibili, addirittura togliendoci il nome, come accadde agli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, non più persone, ma solo numeri. Il diritto ad avere un nome è fondamentale (Art. 7-8), garantisce la nostra identità, ci distingue dagli altri, ci rende unici, racconta di noi, della nostra vita.

Molti personaggi famosi si sono battuti per i diritti: Nelson Mandela ha lottato per l’uguaglianza delle persone di colore, oppure Malala, una ragazza colpita da una pallottola talebana solo perché voleva andare a scuola.

L’istruzione (Art.27-28) è uno dei valori più importanti nella vita di una persona; ci permette di aprire la mente, conoscere il mondo che ci circonda e costruire il nostro futuro. Nel mondo 129 milioni di ragazze sono fuori dalla scuola. In Italia l’articolo 34 della Costituzione dichiara che la scuola è aperta a tutti ed è inoltre, per almeno i primi otto anni, obbligatoria e gratuita.

Votazioni CHIUSE
Voti: 9

Pagina in concorso