ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola secondaria di primo grado Torricelli di Firenzuola (FI)

Firenzuola paese di Giusti tra le Nazioni

Dalla parte degli ebrei per salvarli: conferiti altri quattro riconoscimenti al piccolo comune fiorentino

Sono stati proclamati altri quattro Giusti nel piccolo comune fiorentino, giĂ  paese di Giusti tra le Nazioni.

«Siamo un popolo che ricorda, la memoria è una questione essenziale, una parte profonda della nostra esistenza nella storia». Queste le parole dell’ambasciatore di Israele Dror Eydar, durante la cerimonia organizzata per conferire il riconoscimento di Giusti tra le Nazioni a quattro firenzuolini, che durante fasi concitate della Seconda guerra mondiale nascosero e salvarono cinque persone della famiglia Smulevich, ebrei di origine polacca. Armando Matti, Clementina Angeli, Pietro Angeli e Dina Rossetti sono stati ricordati ufficialmente e proclamati Giusti il 4 novembre 2021 a Firenzuola, alla presenza dei loro discendenti e dei rappresentanti delle istituzioni locali. A ricevere il riconoscimento la nipote Lisa Matti e la figlia Pellegrina Angeli, che da bambina ha direttamente vissuto gli eventi.

Gli Smulevich, papà Sigismondo, mamma Dora, i figli Alessandro ed Ester e il nipote Leo, trovarono rifugio da Armando e Clementina, che li nascosero e si presero cura di loro; quando poi Firenzuola divenne più pericolosa per l’intensificarsi delle persecuzioni, si spostarono da Pietro e Dina, parenti dei Matti, a Ponte Roncone, nella valle del Rovigo. Giusto è colui che compie buone azioni senza avere il dovere di farlo, solo per bontà d’animo; il termine Giusti tra le Nazioni indica coloro che hanno agito senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Seconda guerra mondiale. La figura del giusto fa parte della tradizione ebraica: è comunemente una persona qualunque capace di distinguere il bene dal male, rifiutando l’indifferenza e assumendosi le sue responsabilità, sacrificandosi per gli altri.

Per i quattro firenzuolini si è arrivati a questo riconoscimento grazie a prove concrete, contenute nel diario di Alessandro Smulevich, che scriveva quello che succedeva nei tragici momenti in cui la guerra, che lo aveva portato a Firenzuola, era entrata nella sua vita. Il titolo di Giusto lo assegna lo Yad Vashem (che significa un monumento, un nome), importante istituzione israeliana fondata nel 1953 per la memoria della Shoah, delle sue vittime e di tutti coloro cha hanno rischiato la vita per salvare anche un solo ebreo. Lo Yad Vashem ha fondato a Gerusalemme un importante museo e nel 1962 il Giardino dei Giusti. Qui si pianta un albero per ogni Giusto e si perpetua
il suo nome sul Muro dei Giusti. Su questo muro compaiono ora anche i nomi dei nostri quattro compaesani, ricordati per sempre dal popolo ebraico e non solo, perché, come recita il Talmud, «Chi salva una sola vita è come se avesse salvato il mondo intero».

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