ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Opportunità e rischi dei “social“

Utili per lavorare, studiare e anche comunicare. Ma esistono lati oscuri che non dobbiamo trascurare

LUCCA I social network sono comunità virtuali in cui gli utenti possono creare profili pubblici individuali, interagire e fare nuove conoscenze sulla base di interessi condivisi. Gli adolescenti e gli adulti li usano per lavorare, fare ricerca, comunicare con i propri amici e familiari. Ma i social possono avere un “lato oscuro” ed influire sulla formazione dell’identità.

Il loro uso disfunzionale può avere come conseguenze vari disturbi del comportamento: sviluppare una dipendenza; essere esposti a contenuti inadatti all’età: materiale pornografico o eccessivamente violento; incorrere in fake news che alterano la realtà; scivolare nella ludopatia quando non si riesce a staccarsi dai videogiochi; essere indotti allo shopping compulsivo (in questi casi la carta di credito dei genitori diventa la propria migliore amica). Inoltre, si possono manifestare disturbi a livello cognitivo dovuti alla ricerca continua ed ossessiva di nuove informazioni.

I sintomi più frequenti del disagio legato all’uso improprio dei social sono: mal di testa, tachicardia, disturbi alla vista, insonnia, amnesie. Secondo la ricerca condotta nel 2020 dall’Osservatorio scientifico dell’associazione no-profit “Movimento Etico Digitale”, il 79% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni trascorre più di 4 ore al giorno sui social. L’8 febbraio è stato istituito il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, l’obiettivo è rendere i social un posto sicuro per gli adolescenti, che però non possono essere lasciati soli di fronte a questa responsabilità. Le famiglie devono avere parte attiva nell’educazione a un corretto uso dei social. In primo luogo fare attenzione al tempo trascorso on- line e regolamentarlo. Esistono app per monitorare le loro attività e per proteggerli. Possono consigliare di disattivare le notifiche durante i compiti scolastici per non essere continuamente distratti ed istruirli sui possibili pericoli, tra questi il cyberbullismo.

Il 7 febbraio, in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, abbiamo incontrato l’autore del libro: “Cyberbulli al tappeto. Manuale per l’uso dei social network“. Lo scrittore Teo Benedetti, con la sua carica empatica, ci ha indicato le “mosse“ per poter mettere K.O. i bulli on line. Nella nostra ampia intervista nel servizio in pagina ci ha fornito le giuste coordinate per “difendersi“ e fare del social network uno strumento davvero nelle nostre mani.

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