ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Quel problema chiamato “Bullismo”

Debolezza, violenza, prepotenza e aggressività: alcune parole per descrivere questo “killer” dei giovani

Il bullismo consiste in comportamenti aggressivi, ripetitivi e perpetrati da una o più persone nei confronti di una vittima incapace di difendersi. Il bullo è colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente. Oltre agli individui appena elencati, in molti casi di bullismo possono essere presenti dei testimoni che assistono agli atti del bullo. Vi sono molti i tipi di bullismo, ne vorremmo elencare alcuni: Il bullismo fisico, il cyber bullismo e il body shaming … Il bullismo fisico provoca danni e dolori fisici. Si manifesta anche quando si minaccia, intimidisce, deruba una persona dei suoi effetti personali. In generale, quando si entra con violenza nella sfera fisica di qualcuno.

La necessità di dominare e di avere potere sulla volontà delle vittime porta ad un comportamento prepotente che è uno strumento che aiuta a creare una certa soddisfazione dalla bassa autostima.

Diversi studi hanno dimostrato che in alcune occasioni si cerca di risolvere le carenze emotive attraverso la violenza. Umiliare e insultare le altre persone, sono mezzi che cercano di compensare le proprie insicurezze. I tratti narcisistici dei colpevoli possono essere interpretati in due modi diversi.

Possono mostrare un’estrema fiducia in se stessi o una totale insicurezza. Derisioni, insulti e offese possono arrivare in milioni di modi: sono note le condivisioni sulla rete di foto o video imbarazzanti fatte alla vittima, la diffusione di messaggi offensivi per danneggiare con cattiveria la reputazione del soggetto ritenuto “diverso”. La vergogna del soggetto nel mirino ha il sopravvento con conseguenze a volte fatali. Il cyber bullismo ha un pubblico enorme e può essere praticato da anonimi in piena libertà e da ogni parte del mondo. Se il cyber bullismo avviene via chat o tramite un account falso è difficile rintracciare il “bullo”. Purtroppo questo fenomeno è in larga espansione e difficile da fermare. Una conversazione e una chat possono essere messe online in ogni momento.

Il body shaming è quando si prende in giro, si deride o si insulta qualcuno per il suo aspetto fisico, che può assumere rilevanza penale. Nella nostra epoca la cultura dell’aspetto esteriore è predominante e occupa buona parte dei contenuti visivi di cui fruiamo. Non è questione di criticare e basta, anche un’affermazione in buona fede può diventare una sentenza giudicante e non richiesta se affermato fuori luogo o fuori contesto.

Ad esempio se una persona avesse avuto una variazione di peso per un periodo difficile? Parlando del suo aspetto non faremmo altro che ricordarle il suo cambiamento rischiando così di risultare invadenti, poco delicati e fonte di dolore.

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