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Giacomo Puccini, non solo musica

La grande passione per i motori del maestro lucchese che partì dalla bicicletta per poi avere ben 14 auto

Nel corso della sua vita Giacomo Puccini, il celeberrimo compositore lucchese, sviluppò una passione per le automobili. Amava le innovazioni, e si interessava di come sarebbe cambiata la meccanica nel corso degli anni.

A proposito di innovazioni, nella sua casa erano presenti impianti di riscaldamento, elettricità, e telefono. Puccini fu da subito attratto dalla bicicletta; essa era un mezzo di locomozione recente.

Infatti nel 1791 era utilizzata anche per lo svago, e a quel tempo era utilizzata quotidianamente da molti prima che le automobili prendessero il sopravvento nella vita delle persone più agiate. Bensì, la bicicletta non scomparì dalla vita di Puccini, ma diventò per lui uno sport, che lo portò anche a partecipare a competizioni ciclistiche. Secondo molti per lui le auto erano co-me degli oggetti che lo rappresentavano pienamente, ma anche perché Puccini non aveva mai amato muoversi a piedi. Nel corso della sua vita fu in possesso di 14 auto – ma alcuni pensano che siano state addirittura 18 –, tutte scelte tra le più belle d’Europa. Non guidò mai perché si servì di un autista personale. Oltre alle automobili, ebbe quattro motoscafi, di cui uno yacht di tredici metri. Nel 1901 acquistò la sua prima macchina, una Dion Bouton a 5 cavalli, soprattutto per dimostrare di essere al passo con lo sviluppo industriale.

Nell’agosto del 1902 acquistò una Clement Bajard; con la stessa auto ebbe un terribile incidente che prese luogo la notte del 25 febbraio 1903: il figlio e la moglie rimasero illesi, l’autista si ruppe il femore, mentre Puccini rimase incastrato sotto l’automobile, e oltre a rompersi una gamba rischiò di essere soffocato dai fumi della vettura.

Nel 1907 acquistò una Phaeton-La Buire, mentre nel 1908 una Dialfa della Lancia, che poteva fare 110 chilometri orari.

nel 1913 acquistò la sua prima Fiat, e la seconda fu acquistata nel 1919; in totale ebbe tre Fiat.

Nel 1922 comprò una Limousine della Lancia, che arrivava fino a 130 chilometri orari. Pochi mesi prima di morire, comprò una Lambda, automobile di ultima generazione della lancia, che arrivava a 115 chilometri orari.

L’immortale compositore lucchese ebbe anche tante altre passioni, tra cui il cinema, la fotografia, motoscafi e treni, questi ultimi complici dei lunghi viaggi verso le capitali europee teatro dei suoi successi. Ma le auto più di tutto furono specchio del suo carattere irrequieto sempre proteso a un concetto di libertà.

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