ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Social o socialità? Ecco le risposte

Per noi i social sono “naturali“, fanno parte del quotidiano. Ma esistono alternative che ci conquistano

Non si fa altro che ripetere che sono dannosi, pieni di pericoli, insidiosi, che dovremmo smettere di utilizzarli. Ma attenzione cari genitori e professori la nostra generazione è nata con i social e per noi sono cose “naturali” che fanno parte della vita di tutti i giorni. Certo gli eccessi non vanno bene ma allora pretendiamo delle alternative che possano appassionarci, coinvolgerci e, perché no, farci divertire. Partendo da questa considerazione ecco la nostra indagine sulle possibilità che ci offre il nostro territorio. Tre realtà sono quelle che hanno attirato la nostra attenzione; il Centro D’Arti di Gallicano, il gruppo degli Sbandieratori di Gallicano e la Scuola di Musica Dulcimer a Molazzana.

Il Centro d’Arti: chi lo avrebbe detto ma a Gallicano in provincia di Lucca si trova una delle scuole di danza più grandi della Garfagnana e Mediavalle. All’inizio era un piccolo istituto poi è diventata nel 2010 una scuola di danza musica e teatro. In questa scuola si possono praticare diversi stili di danza: hip hop, break dance, moderna, classica, contemporanea, acrobatica, feetdance e per i più piccoli propedeutica. Non c’è solo danza ma anche musica: canto, chitarra, batteria e pianoforte.

Ogni anno il centro propone ai propri allievi saggi, stage, spettacoli ed eventi. I saggi si tengono al teatro Alfieri a Castelnuovo due volte all’anno. Il rientro degli allievi viene accolto con l’Open day. Oltre agli spettacoli una manifestazione particolare a cui la scuola partecipa è il “Trasversale Festival” dove i ragazzi possono conoscere e sperimentare diversi stili di danza e partecipare a borse di studio. Debora Lemetti è la fondatrice e direttrice del centro ed è a lei che abbiamo rivolto alcune domande. Quando ti è venuta l’idea di fondare il Centro d’Arti? “L’idea di creare una scuola l’ho sempre avuta da quando ho iniziato a insegnare, inizialmente l’associazione aveva sede a Valdottavo, poi trovai questo fantastico posto a Gallicano“. Ballare è sempre stato il tuo sogno? A chi ti ispiri? “Ho sempre voluto ballare e da piccola abbassavo lo sportello del forno immaginando un palco scenico. Il mio riferimento è sempre stato Mia Molinari“. Come ti senti quando balli? “Sento che sto facendo qualcosa di importante per me“. Pensi che le tue allieve potranno diventare famose? “Spero che qualcuna ci riesca ma l’importante ora è che si divertano e si appassionino“. Preferisci insegnare o ballare? “Mi piace tantissimo ballare ma quando vedo le mie allieve che lo fanno sono altrettanto felice“. Perché consiglieresti ai ragazzi di frequentare il centro? “Ciò di cui sono orgogliosa è l’attenzione che diamo alla persona, cerchiamo di dare ad ogni allievo ciò di cui ha bisogno perché ognuno è diverso dall’altro“.

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