ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Una panchina per aiutare le donne

E’ apparsa il 25 novembre anche a Capezzano, grazie ad un progetto contro la violenza targato Conad

E’ spuntata all’improvviso una mattina di novembre. Non un giorno qualsiasi ma il 25. Non di un colore a caso, ma di un rosso acceso. Rossa, come un papavero o una rosa, sistemato lì a presidiare l’angolo all’incrocio tra via Giacosa e via Pardini. E’ la panchina, simbolo del No alla violenza sulle donne, voluta dal punto vendita Conad di Capezzano che, come tutti gli altri supermercati dell’area Nord-Ovest, ha sposato la causa della lotta ai femminicidi. A spiegarci le ragioni del progetto sono state la responsabile Alessia Bevilacqua, il suo “braccio destro” Alice Leonardi e la sua stretta collaboratrice Sabrina Cerrai.

Perché una panchina proprio in quel punto?
«PerchĂ© è un punto di passaggio, per i tanti residenti, ma soprattutto per i tanti bambini e ragazzi della scuola, la vostra, perchĂ© arrivi forte il messaggio che la violenza contro le donne, qualsiasi essa sia – fisica o psicologica – è un atto riprovevole. Un monito alle nuove generazioni, ma anche ai tanti adulti».
Quante panchine sono state installate fino ad oggi?
«Da quando il progetto “Panchine rosse”, lanciato dagli Stati Generali delle Donne, ha preso il via, sono già più di 250 panchine, installate vicino ai vari punti Conad, e altre saranno collocate nei prossimi mesi».
In Versilia dove sono state sistemate?
«Oltre a questa di Capezzano, ce ne sono due a Camaiore e altre tra Pietrasanta e Viareggio, sempre nelle vicinanze dei nostri supermercati, laddove è possibile, soprattutto per la presenza di piccole aree verdi e delle scuole. Ma il progetto ha un respiro transregionale: un filo rosso di sensibilizzazione che unisce Toscana, Emilia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lazio e Sardegna e che negli anni ha visto Conad devolvere 600 mila euro a sostegno dei centri antiviolenza».
Per queste iniziative avete stretto delle collaborazioni?
«Ovviamente il primo contatto è con l’amministrazione comunale, perché deve autorizzare l’utilizzo del suolo pubblico dove poi verrà collocata la panchina, ma anche le associazioni e i centri antiviolenza territoriali».
Su tutte compare una targa con il numero 1522…
«1522 è il numero dedicato, da comporre per richiedere aiuto e ricevere informazioni dal personale formato per questo compito: dall’altra parte del filo ci sono operatori preparati, a disposizione 24 ore su 24, in grado di parlare diverse lingue – dall’inglese allo spagnolo all’ arabo – in modo che tutti possano spiegarsi e ottenere indicazioni precise sul percorso da seguire».
Altre volte Conad ha sponsorizzato progetti legati al sociale?
“Sì certo, nei periodo del Natale promuoviamo iniziative ai nostri clienti di acquisto di alcuni oggetti e una parte del ricavato viene destinato in progetti umanitari: ad esempio abbiamo un filo diretto con l’Ospedale Meyer di Firenze».

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