ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Generazione Z nella Selva Oscura

Come sopravvivere: istruzioni per l’uso. La scuola soddisfa tutte le domande, dandoci certezze

Forse neppure Dante poteva immaginare che, a distanza di 700 anni, le sue parole potessero esser così attuali: da più di due, la pandemia ha stravolto le nostre vite catapultandoci in una selva oscura. La normalità è stata sconvolta e oggi ci domandiamo se e quando potremo tornare alle nostre vite: fare sport, prendere l’autobus, condividere un libro. Come ci ricorda il primo verso della Divina, abbiamo perso ogni riferimento e, spesso, anche il contatto con la realtà. Il sentimento che prevale è l’incertezza; chiusi in casa, ci siamo ripiegati su noi stessi facendo prevalere emozioni negative come ansia, paura, rabbia e tristezza: oggi possiamo, a pieno titolo, definirle le nostre fiere.

Dante, tuttavia, ci ha insegnato a non disperare, il suo viaggio ci ha regalato la sapienza e oggi, noi, abbiamo la necessitĂ  di trovare una bussola che ci orienti e possiamo trovarla nella ragione e conoscenza.

Ma come? La risposta ce la fornisce la scuola, dove la strada si fa chiara, perché soddisfa tutte le domande, dandoci certezze.

Non ci saranno più le tre fiere che sbarreranno la nostra mente, siamo certi che sparirà anche la mascherina, che talvolta risulta utile a noi ragazzi per nascondere qualche brufolo antipatico e indesiderato, ma che comunque rappresenta il primo ostacolo mentale: la paura di non poterla più togliere ci rende fragili e deboli. La nostra seconda fiera è invece rappresentata dall’ansia e l’arcinota Dad ne riassume tutti i connotati: da un’iniziale fase di curiosità, siamo passati a scoprire il peso del-la tecnologia, ormai cifra distintiva della clausura delle nostre case. E infine la nostra lupa. Il futuro. Avevamo imparato a guardare al futuro con positività, ora, invece, ciò che ci terrorizza è l’ignoto: non sappiamo se sarà fatto di distanziamento, mancanza di contatto umano, paura di contagio.

Ma, ancora una volta, la scuola ci viene in aiuto: possiamo, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, apprendere e conoscere, ma, soprattutto, stare insieme.

Mai come nell’adolescenza, abbiamo bisogno di esplorare, confrontarci con il mondo esterno per conoscere la nostra vera identità. Certo, la pandemia ha interrotto il nostro cammino ma, come novelli Dante, possiamo esplorare nuove strade e abbiamo il dovere di riscrivere il nostro futuro, vivendolo con fiducia, ottimismo e una buona dose di ironia, perché si sa «l’ironia è la poesia degli uomini liberi» e la libertà per noi è l’equivalente dell’empireo dantesco. E per giunta lo sanno tutti: i prodotti cinesi, durano sempre poco e se così non fosse, una cosa è sicura, solo una donna riuscirà a sopravvivere: la regina Elisabetta! Noi però siamo certi che torneremo «a riveder le stelle».

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