ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Vogliamo un mondo che sia ‘green’

L’impatto ambientale del riscaldamento globale. Specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione

Il clima della Terra è sempre stato soggetto a cambiamenti, tuttavia, nell’ultimo secolo tali cambiamenti sono stati troppo rapidi: l’atmosfera e gli oceani si sono scaldati, nevi e ghiacciai perenni si sono sciolti, il livello dei mari si è alzato. Il 2018 è stato il quarto anno più caldo di sempre dal 1880, e la temperatura intorno al 2070 potrebbe aumentare di 2°C. Le vittime del riscaldamento sono piante e animali, la conservazione degli ecosistemi delle barriere coralline è messa a dura prova dal riscaldamento. Le condizioni meteorologiche stanno diventando sempre più severe.

La riserva di ghiaccio dei Poli e i ghiacciai si stanno sciogliendo sempre di più; il livello dell’acqua si è innalzato causando allagamenti e l’inquinamento dell’aria dell’acqua e del suolo cambiano la biodiversità del nostro pianeta. Le varietà di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione a causa dell’inquinamento, infatti, è nato il Wwf, un’associazione per proteggere gli animali che sono in via di estinzione, come il panda, il koala, i pinguini ecc… Questa associazione venne fondata il 29 Aprile del 1961 e solo dal 1970 al 2012 l’uomo ha provocato una riduzione del 58% delle popolazioni di vertebrati terrestri e marini. Negli ultimi anni è diventata una figura di spicco nella lotta per la tutela dell’’ambiente Greta Thunberg, una ragazza svedese di 19 anni impegnata nella difesa del futuro del nostro pianeta; Greta è nota per le sue costanti manifestazioni tenute davanti al Riksdag di Stoccolma, secondo la Nostra, bisogna ridurre l’inquinamento e le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, eliminando i combustibili fossili e le pratiche ecologicamente non sostenibili, ovvero tutte le azioni che riguardano lo sviluppo sostenibile che possono essere realizzate da istituzioni, aziende e singole persone.

Il 22 Aprile 1970 è stata istituita la giornata mondiale della Terra per sensibilizzare l’opinione pubblica, evento volto a suscitare una reazione contro la mancanza di decisioni politiche da parte di coloro che ne hanno la maggiore responsabilità. Nella nostra città, alla Spezia, abbiamo notato diverse cose mai accadute prima: lungo via del Prione abbiamo trovato un’anguilla, le acque del molo ormai sono marroni, molti animali acquatici si stanno avvicinando alla costa (avvistati persino dei delfini!).

C’è molto che possiamo fare per evitare il disastro annunciato: fare la raccolta differenziata, usare meno plastica, ad esempio, soluzioni semplici, eppure non propriamente diffuse. La domanda resta la stessa: tu, proprio tu, cosa farai domani per la nostra Terra?

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