ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Colombo di Ponzano di Empoli (FI) - Classe 5B

Terezin: il campo dimenticato

Durante la seconda guerra mondiale Hitler mise in atto lo sterminio degli ebrei e chi non la pensava come lui

Siamo durante la seconda guerra mondiale, nei primi anni ’40, Hitler stava mettendo in atto lo sterminio contro ebrei e persone che la pensavano diversamente da lui e aveva costruito in tutta Europa campi di sterminio dove furono deportati e consegnati alla morte moltissime persone, una morte crudele fatta di malattia, stenti e uccisioni senza motivo e pietà.

Stiamo parlando di una delle più grandi sciagure della storia dell’umanità. C’era un luogo in Repubblica Ceca, una vecchia città fortezza dell’esercito prussiano, dove i nazisti deportarono molti ebrei soprattutto bambini, ragazzi e artisti che poi morivano di fame malattie e venivano uccisi anche per la loro diversità.

Questo luogo si chiama Terezìn. In questa città si viveva reclusi, con poco cibo, senza un letto caldo dove dormire, lontani dalla famiglia e sottoposti alla volontà dei nazisti senza poter fuggire, pena la morte. A Terezin, però, tutto doveva sembrare normale, il più normale possibile. Cercavano di far credere ai bambini e a tutte le altre perso-ne che la vita lì non era poi tanto male, che c’era di peggio. Per far credere a tutti che tutto andava bene fecero anche un documentario sulla vita felice del ghetto e all’arrivo della Croce Rossa misero in scena uno spettacolo con attori e musicisti. Terezin era un campo speciale, anzi un ghetto, i bambini grazie a degli insegnanti praticavano le arti: pittura, poesia, musica e teatro.

Questo luogo veniva chiamato ghetto, cioè parte vecchia, trascurata di una città in cui vivono le persone più povere, veniva usato con gli ebrei dove venivano rinchiusi di notte per non farli scappare. Era un luogo che esisteva in molte città. Il ghetto è stato anche il luogo dell’esclusione dagli altri, non ebrei, perché vennero creati proprio per isolare gli ebrei.

Gli ebrei furono vittime di razzismo ed esclusione come molte altre categorie: disabili, omosessuali, zingari, avversari politici, testimoni di Geova, così come in passato lo erano stati i neri.

Queste persone venivano strappate alle loro case, venivano tolti loro tutti i beni, sia materiali che morali e li facevano vivere in condizioni disumane. La diversità non è considerato un bene, anzi fa sentire la gente non libera e in pericolo. Questa esperienza deve servire per aiutare tutti noi, grandi e piccini, a considerare la diversità un bene.

Votazioni CHIUSE
Voti: 3

Pagina in concorso