ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola primaria San Lorenzo le Rose di Impruneta (FI)

La merenda ai tempi dei nonni

Pane con l’olio o col burro o la frutta: inchiesta familiare sulle specialità spezzafame delle generazioni passate

Pane con olio o con burro e sale o pomodoro, frutta colta dall’albero o cotognatina, col sogno del buristo: i nostri nonni raccontano i gusti della loro infanzia. Come alunni di terza abbiamo intervistato i nostri nonni, testimoni del passato, per fare un’indagine sulle abitudini di un tempo. Tutti hanno contribuito a questo progetto e abbiamo sentito tante ’piccole’ storie di cui i genitori dei nostri genitori sono protagonisti. Questi preziosi testimoni sono depositari di quella storia orale, tramandata di bocca in bocca, che ha segnato fin dall’inizio lo sviluppo dell’uomo. A loro abbiamo anche chiesto quali merende facessero da piccoli, per poterle paragonare con quelle che siamo abituati a consumare noi oggi a scuola o a casa.

Le merende più comuni erano: pane, olio e sale, come ci hanno raccontato la nonna di Ilaria.

Quella di Letizia lo alternava con il pane e burro mentre il nonno di Niccolò aggiungeva anche un biscotto. Pane olio e pomodoro era l’abitudine spezza fame per le nonne di Bianca e Filippo Mo., mentre la mamma del nonno preferiva dargli pane e marmellata. Il nonno di Olmo portava a scuola un panino alla mortadella, un ’pan di ramerino’ la nonna di Maria Giulia, mentre quella di Margherita preferiva qualcosa di dolce e sfizioso: pane e cioccolata. Il panino alla frittata era il cibo preferito a metà mattina del nonno di Giulia.

Pane burro e zucchero ricordano alle nonne di Aurora C. e Aurora N. il momento della merenda della loro infanzia, abbinata a della frutta, mentre quella di Amelia comprava una brioche dal fornaio. Pane e formaggio era lo spuntino ideale per la nonna di Lorenzo e anche per il nonno di Pietro che ricorda: «Talvolta scambiavo la mia merenda con un compagno perché avrei voluto un panino col buristo»,un insaccato a base di maiale, tipico toscano, che affonda le sue radici nella notte dei tempi.

’Noni’, la nonna inglese di Allegra G., amava i crackers con il formaggio accompagnato da un buon frutto. La cotognatina a base di mela cotogna era la merenda prelibata della nonna di Alessandro. Pane e frutta secca oppure frutta fresca era il cibo di metà mattina di Allegra A.

La nonna di Filippo Ma. è di origine svedese e racconta: «Quando ero piccola erano tempi di guerra quindi non potevamo comprare quel che desideravamo, portavo da casa due panini con uovo fritto o formaggio.

A scuola non facevamo la merenda quindi questo era il mio pranzo e agli alunni veniva dato del latte. Avevo un albero di mele perciò ne portavo una quando era di stagione». Da questa esperienza noi bambini abbiamo capito che i nostri nonni sono vissuti in un periodo in cui l’alimentazione era veramente diversa da oggi, abituati a comprare quasi sempre le merendine preconfezionate. Come sono cambiati gli usi, i costumi, persino le merende dei bambini di generazione in generazione!

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