ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

«Non sminuire i sogni di chi ti sta vicino»

L’appello dei ragazzi, Sos: «Sogno o studio». Una risposta a chi ci chiede: «Cosa farai da grande?»

Chi di noi non ha un sogno? Chi non ha mai pensato di diventare un atleta olimpionico o una stella del cinema? Sappiamo però che realizzare i sogni richiede un duro lavoro, molti sacrifici e tanto tempo da dedicare. Tutto è partito dalla riflessione di alcuni di noi che, giocando a calcio e trovandosi in difficoltà a conciliare l’impegno sportivo con quello scolastico, si sono chiesti se potesse essere un problema anche di altri. Così abbiamo condotto un’indagine nella nostra scuola scoprendo che molti studenti, nel pomeriggio dopo la scuola, praticano attività sportiva, anche a livello agonistico.

Molti giocano a calcio, sperando un giorno di diventare famosi, ma pochi credono realmente di diventare dei professionisti.

Gli studenti sono convinti che lo sport faccia bene alla salute, aumenti la concentrazione e le capacità di organizzarsi. In particolare l’attività fisica aiuta a «staccare il cervello» e a rilassarsi. Di tutto ciò sono ancora più sicuri, dopo essere stati chiusi in casa a causa del Covid. Per alcuni ragazzi sport e scuola sono realtà contrapposte: mentre il primo è puro divertimento, studiare è stressante e fa sentire in trappola. Per altri, invece, non è difficile conciliare gli impegni sportivi con quelli scolastici e lo studio serve ad avere successo in qualsiasi campo. Ci sono ragazze che sperano di diventare criminologhe, stiliste o modelle, o che vorrebbero entrare a far parte del mondo dello spettacolo. Ma anche queste professioni comportano stare a lungo lontane dai banchi di scuola. E le lezioni? I compiti da svolgere, gli esami? La scuola aiuta oppure ostacola la realizzazione delle nostre aspirazioni? Certo, allenarsi tutti i giorni, magari lontano da casa, tornando tardi la sera, comporta poi fare i compiti dopo cena, quando gli occhi si chiudono per la stanchezza, o svegliarsi prima la mattina per ripassare le lezioni. Per questo, un quarto degli intervistati riferisce di aver alla fine abbandonato la propria passione a causa dello studio o per la mancanza di tempo libero per divertirsi con gli amici. Come trovare un equilibrio senza dover rinunciare ad una parte importante della propria vita? Come conciliare, allora, i sogni e lo studio? Abbiamo alcuni suggerimenti: 1 – La scuola dovrebbe prevedere più ore dedicate allo sport, come succede in America. 2 – I professori dovrebbero venire più incontro alle esigenze degli studenti (senza però che questi se ne approfittino). 3 – Genitori, educatori e allenatori dovrebbero aiutarci a crescere senza tarparci le ali ed anzi incoraggiarci in quello che facciamo. Lanciamo quindi il nostro SOS: «Fateci volare, fateci inseguire i nostri sogni, ce la faremo!».

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