ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

IC Perugia 8 di Perugia (Ferro di Cavallo) (PG)

Volontariato, basta un piccolo gesto

«Aiutare il prossimo si può, anche con un sorriso». In classe si apre il dibattito. Ecco come la pensano i ragazzi

Perché parlare di volontariato? Prestare il proprio aiuto in modo libero e spontaneo, aiutando persone in difficoltà, o semplicemente rendersi utili per qualcuno è una grande necessità dell’essere umano. È così importante che in molti Paesi è un’esperienza caldamente consigliata ai ragazzi perché faccia parte della loro formazione scolastica. Questi sono i motivi che ci hanno spinto a parlarne in classe.

Il volontariato rende migliore l’ambiente in cui viviamo, gratifica chi lo pratica tanto che gli effetti positivi ritornano anche nei momenti di maggiore difficoltà; pertanto è un ottimo investimento. Può essere svolto a qualsiasi età perché basta poco per riuscire a mettere al servizio degli altri le proprie risorse: ognuno nel suo piccolo può fare molto. Le persone che lo praticano sono da ammirare proprio perché usano il proprio tempo pergli altri. Perché fare volontariato? In classe sono emerse principalmente tre motivazioni: aiutare le persone bisognose; sentirsi utili all’interno della comunità; sentirsi persone migliori. C’è un motivo però collegato a tutti: migliorare il nostro mondo a partire dalla comunità in cui viviamo. Per fare volontariato, infat-ti, non serve solo pensare ai grandi gesti (pulire luoghi pubblici, donare un pasto caldo ad un senzatetto, aiutare bambini abbandonati e affamati o persone che scappano dalla guerra: tutte azioni importanti e necessarie), ma si può contribuire anche con piccole attenzioni, come dare un consiglio ad un com-pagno in difficoltà oppure soltanto stargli vicino e non farlo sentire solo. Si può impiegare anche poco tempo e sostenere le piccole associazioni che operano sul territorio per aiutare concretamente le persone ad agire meglio nel rispetto della comunità dove vivono.

È per questo che, come gruppo classe, abbiamo deciso di metterci in gioco e realizzare qualcosa che punti in questa direzione, scegliendo come tematica la raccolta differenziata.

Della migliore gestione dei rifiuti si parla da tanto tempo, eppure è un problema ancora grande e attuale: spesso la raccolta indifferenziata non viene percepita come un problema; se la differenziazione avviene, alcune volte viene fatta male (come buttando l’umido in sacchi di plastica o la plastica nel secco residuo); troppo spesso si gettano oggetti che si potrebbero riutilizzare in modo creativo e funzionale. Le conseguenze di tanti atteggiamenti negativi continuano a creare danni sempre più ingenti e irreparabili: questo ci costringe ad agire subito e bene, a partire dal “basso”, cioè da noi, dalla nostra scuola, dal nostro quartiere. Dalle nostre mani!

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