ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola secondaria di primo grado Luigi Valli di Narni Scalo (TR)

Narni, paese tra storia e leggenda

Il borgo medioevale è stato definito “ombelico” d’Italia e sembra abbia ispirato le “Cronache“ di Lewis

Narni è uno dei borghi medievali più belli d’Italia situato nella parte meridionale dell’Umbria più o meno al centro della penisola italiana tanto che, grazie a degli studi dell’I.G.M. di Firenze, è stato definito “umbilicus Italiae“. Il borgo medioevale è dominato dalla Rocca albornoziana, abbarbicato su un costone roccioso aperto sulla valle del fiume Nera e, probabilmente, è proprio da qui che deriva il toponimo “Narnia” datogli dai Romani che la conquistarono. Ed è proprio su questo toponimo che la nostra mente corre verso la leggenda: pare infatti che il nostro paese abbia ispirato lo scrittore C. S. Lewis quando scrisse le Cronache di Narnia … chissà se la scultura del leone al Museo Eroli non sia proprio Aslan? Beh sembra che Lewis non sia mai venuto a Narni, ma a noi piace pensare di sì e ritrovare nelle leggende medievali che circondano la storia del nostro paese le stesse atmosfere che sirespirano fra gli accampamenti di Narnia e pensare che le bandiere che garriscono al vento a Narnia siano le stesse che sventolano tra i vicoli durante la rievocazione storica che si tiene in occasione della festa del santo patrono. La Corsa all’Anello: momento “topico” della storia narnese! Ogni anno, dunque, in occasione della festa di San Giove-nale, vescovo del IV secolo d.C., si tiene, secondo quanto stabilito negli Statuti Comunali del 1371, una rievocazione storica che “catapulta” l’intera comunità narnese nel bel mezzo del Medioevo e, proprio come allora, i tre terzieri della città si sfidano in un torneo storico per conquistare, appunto, un anello d’argento. Il Medioevo è statouno dei periodi più fiorenti del nostro paese il quale, dopo essere stato saccheggiato dai Goti, conteso dai Longobardi e dai Bizantini, grazie ad una donazione dei Franchi, passa allo Stato della Chiesa e concesso come feudo agli Orsini. Oltre al Duomo e al Palazzo comunale (1200 circa), Narni nel Trecento si dota di una fortezza difensiva: la Rocca voluta dal cardinale Albornoz che, dopo averla difesa persino dall’attacco dei Lanzichenecchi nel 1527, la domina ancora dall’alto. A Narni hanno soggiornato e lavorato Donatello, Benozzo Gozzoli, il Ghirlandaio Piermatteo d’Amelia, Antonio da Sangallo, Michelangelo e forse lo stesso Leonardo da Vinci.

Per non parlare poi di pittori romantici come Turner o Corot! Turner passò dalle nostre parti la prima volta nel 1819, per ritrarre le bellezze del Grand Tour ed a Narni si fermò per vario tempo, tanto da lasciare oltre una cinquantina di disegni da cui poi trasse anche dei quadri famosissimi… se vi capita di andare a Londra alla Tate Gallery, troverete in questo famoso museo, un grande dipinto di Turner che raffigura la valle del Nera ed il ponte medievale di Narni!

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