ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Differenziare per fare la differenza

Cosa significa riciclare? Creare materiali nuovi e riutilizzabili da quelli che credevamo essere solo scarti

Si parla sempre più spesso di sostenibilità e di azioni per contrastare l’inquinamento e il riscaldamento globale. Un modo per ridurre il nostro impatto sul pianeta è senza dubbio quello di gestire correttamente i rifiuti che produciamo quotidianamente. Le normative italiane in materia di rifiuti stabiliscono che questi debbano essere gestititi per essere recuperati il più possibile. Il conferimento in discarica va effettuato solo per quei rifiuti che non è possibile recuperare e riciclare in alcun modo.

La priorità è la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti stessi: rifiuti meno pericolosi significa utilizzare materiali e componenti dei materiali meno inquinanti. Poi, fondamentale è il recupero mediante riciclo, reimpiego e riutilizzo in modo tale che una volta riciclati i rifiuti possano diventare materie prime secondarie utilizzate per ottenere altri prodotti o per ottenere energia.

Ma come avviene lo smaltimento dei rifiuti? Quando tutti i rifiuti arrivano nei centri di conferimento vengono separati negli appositi impianti e poi tutti i materiali riciclabili smistati e mandati nelle strutture idonee. Ciò che non è differenziabile viene mandato in discarica oppure messo in inceneritore. La frazione riciclabile è inviata al riciclo e da un rifiuto viene ottenuto un nuovo prodotto che può essere definito materia prima seconda: un materiale che può essere riutilizzato in diversi settori, ottenuto a partire da un materiale che era già stato portato a fine vita, la spazzatura.

È così importante fare la raccolta differenziata? Sì, è davvero importante. Se tutti facessero una cattiva raccolta differenziata stabilire il destino dei rifiuti sarebbe davvero difficile. Ogni azienda lavora un unico tipo specifico di rifiuti e se non fossero separati correttamente gli impianti non riuscirebbero a lavorare. In particolare, per la plastica la sorte migliore è sicuramente il riutilizzo, farne un nuovo materiale attraverso il riciclo e non gettarla direttamente in discarica significa disincentivare l’utilizzo di materiali nuovi che sono di origine fossile, derivati dal petrolio.

Meno materiali vergini, meno inquinamento dovuto ai processi chimici, ma soprattutto meno plastica in giro. In aggiunta, nonostante lo smaltimento dei rifiuti abbia un impatto sull’ambiente – come ogni processo industriale – il risvolto positivo è che il riciclo contribuisce alla crescita dell’economia circolare. I rifiuti diventano prodotti nuovi, riutilizzabili per nuove attività e fabbricazione di nuovi oggetti, come sacchetti, bottiglie e giocattoli.

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