ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Francesco e Laura: il ritorno a casa

Cronaca assai improbabile di una gita ad Arezzo del Grande Petrarca e della sua musa. «Ha il Green pass?»

Premesso che secondo alcuni studiosi Laura non sarebbe mai esistita, che anche se lo fosse sappiamo che tra loro non c’è stata alcuna storia, che Francesco Petrarca ci ha firmato una liberatoria per la privacy, pubblichiamo di seguito la conversazione originale del loro viaggio ad Arezzo.

Petrarca: Amo, siamo arrivati!
Laura: Magnifico! Mi avevi promesso di mostrarmi la tua casa!
P: Certo, ti porto a vederla, sempre che ritrovi la strada, è dal 1304 che non torno! Eccola, Via dell’Orto 28! Si è mantenuta bene, non la ricordavo così bella!
L: Tesoro, ricordati che sono più bella io! Non dici sempre che adori i miei capei d’oro?
P: Ovvio amore mio!
L: Non vedo l’ora di entrarci!
Bigliettaia: Benvenuti! Intero o ridotto?
P: Ma chi siete? Come osate entrare in casa mia?
B: Caro signore, ha sbagliato porta? Tra l’altro c’è il Covid e vorrei ricordarle che è obbligatorio indossare la mascherina.
P: Questa è casa mia! Come si permette?
B: Ora basta! O compra il biglietto o se ne va, ci sono altri visitatori in fila! Ce l’ha il greenpass?
L: Dai amo, andiamocene
P: Ma ‘sta gente del 2022, ma come parla? Covid, greenpass, a un petrarchista come me? Sono basito! E le mascherine…neanche fosse la peste del ‘48!
L: Amo non importa, facciamo due passi in quel parco, ti calmi un po’. Sai che somigli un sacco al tipo sul monumento?
P: Ma di co…Oh mater sanctissima! Ma quello sono io!
L: Guarda! Le panchine sono piene di scritte: “TV1kdB”, “Forza Juve”, “Alò”, “Mi ai preso il quore”, “Vado al massimo” un nuovo stile di poesia? Che letterati questi aretini, proprio come te! Guarda! C’è anche un “E il naufragar m’è dolce in questo mare”, questo è uno bravo eh!
P: Sai che faccio? Ci scrivo qualche verso anch’io. Senti…: “Allor fui preso, e non mi spiacque poi” “sì dolce lume uscia dagli occhi suoi” e quest’altro “Et nulla stringo, et tutto il mondo!“Le cose più belle di questo mondo sono come breve sogno” e l’ultima, la mia preferita “ove le belle membra pose colei che sola a me par donna”
L: Sei il numero 1 Francesco!

Avremmo potuto continuare con una recensione su tripadvisor, ma ci fermiamo, cercando una conclusione semiseria per un’idea che ci frulla in testa. Abbiamo dato i natali a un gigante della letteratura, abbiamo la sua casa, scrigno prezioso di memorie, abbiamo il monumento del Prato: non sarebbe bello se anche le panchine intorno fossero dedicate a lui? Basterebbe poco, i suoi versi dipinti dove siedono tanti ragazzi, quelli che fanno, gli innamorati o chi vuol star solo et pensoso. In fondo, Petrarca was here!

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