ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado A. Paoli di Signa (FI) - 1A

Fumo e ragazzi, un problema sociale

Tabacco ed elettroniche: sono sempre troppi i giovani che anche nei pressi della scuola fanno uso di sigarette

Nella nostra scuola ci sono molti ragazzi che fumano non rispettando la legge. Vediamo tanti amici, soprattutto studenti del secondo o terzo anno, fumare alle fermate del bus o mentre si avvicinano all’ingresso di scuola. Nessuno di noi ha il coraggio di dir loro niente per paura delle reazioni, ma la cosa giusta da fare sarebbe indirizzarli a smettere del tutto, o almeno a non farlo in presenza di ragazzi ancora più giovani. Il fumo minorile è una piaga dei nostri giorni. È ormai proibito fumare in tutti i luoghi pubblici al chiuso e ammesso solo in alcune aree dedicate.

Negli istituti scolastici poi si può fumare soltanto a distanza di trecento metri dall’ingresso.

Questo divieto è stato creato per limitare il fumo ma non ha ottenuto i risultati sperati. Infatti, al giorno di oggi vengono usate, anche al chiuso, le sigarette elettroniche che a volte aggirano il divieto e che purtroppo sono diventate una moda fra i minorenni. Quest’ultimi usano in genere sigarette usa e getta come le Puff aromatizzate a vari gusti, che sono comunque nocive e creano dipendenza: siamo a conoscenza di diversi amici che le fumano a soli 12 anni. È probabile che questi ragazzi e ragazze cerchino di apparire più grandi, forse condizionati dalla società che sembra escluderli: quelli della nostra scuola dicono di voler emulare il proprio idolo, ma anche di sentirsi «depressi», stressati dalle attività o dagli insuccessi scolastici.

Nessuno di loro sembra pensa-re alle conseguenze che il fumo può portare.

Altro problema da non trascurare è l’inquinamento. Come evidenziano le foto scattate, ci sono tanti mozziconi buttati a pochi metri dall’istituto scolastico o nel cortile, in barba al Decreto-legge 12 settembre 2013, n.

104, che vieta il fumo nelle scuole e in tutte le aree all’aperto relative all’istituto, con una multa molto salata. Ci chiediamo, infine, come possano esserci così tanti ragazzi dotati di sigarette di vario genere ad appena undici anni, quando la legge vieta la vendita ai minori anche per le elettroniche. Dal 2013 è necessario aver raggiunto la maggiore età per il loro acquisto (prima era sufficiente aver compiuto il sedicesimo anno di età). In generale, pensiamo che la colpa sia degli adulti che non intervengono in maniera giusta.

Il paradosso è che alcune nostre conoscenze dichiarano di fumare di nascosto in modo che i genitori non lo sappiano, ma a volte sono proprio loro a rappresentare un cattivo esempio per i figli, fumando di continuo in ogni spazio possibile.

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