ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

La grande bellezza: istruzioni per l’uso

L’importanza della tutela delle opere d’arte. Una preziosa testimonianza di creatività e della storia

CAMAIORE L’Italia è un Paese che vanta 2000 castelli, 3500 musei, 95000 chiese, 1500 monasteri, 18000 biblioteche, ma secondo l’indagine dell’Unesco, nel 2019 e in particolare negli ultimi sei anni, solo il 30% della popolazione ha visitato un museo , questo nonostante l’Italia sia un Paese particolarmente ricco di opere d’arte e primo al mondo per siti Unesco. Inoltre, anche i beni paesaggistici fanno parte del patrimonio culturale. In Italia soprattutto, sono presenti molti paesaggi naturali in cui l’uomo vive, o potrebbe vivere in condizioni che favoriscono la salute.

Ci sono città invece, con poca vegetazione e molto inquinate, dove è più facile ammalarsi; quindi tutelare i beni paesaggistici, significa anche tutelare la salute della propria popolazione.

Preservare il patrimonio culturale è importante anche per altri motivi: uno di questi è sicuramente economico perchè esso favorisce il turismo e l’economia di un Paese, di conseguenza anche la più piccola opera d’arte è una fonte di ricchezza.

Ogni Paese ha una storia e un patrimonio culturale che lo caratterizza, perciò ogni volta che uno Stato ne perde una parte, anche la più piccola, perde parte della sua identità e della sua storia ed essere consapevoli di ciò dovrebbe renderci protagonisti attivi della tutela dei nostri beni.

Gli ucraini questi concetti li hanno ben compresi, infatti da quando la Russia ha invaso il loro territorio, hanno iniziato a nascondere e a “schedare” le loro opere d’arte. Alcune sono state addirittura avvolte con dei materiali ignifughi, in modo da essere protette dal fuoco delle bombe e in tanti sono impegnati nel tutelare il patrimonio culturale, perché nonostante la guerra, hanno intenzione di non perdere niente dell’identità della propria nazione, anche se questo dovesse costare loro la vita. Già durante la seconda guerra mondiale, tutti i musei erano nelle mire di Hitler che voleva impadronirsene per creare un grande museo a Berlino, perciò il popolo italiano decise di trasferire dipinti e opere nelle case di campagna per proteggerle.

Ci sono, però, al mondo, persone a cui non interessa il patrimonio artistico, per esempio, i membri dell’organizzazione terroristica dell’Isis, hanno distrutto moltissime opere in Afghanistan, Siria e Yemen per una sorta di pulizia culturale. Le leggi e le normative a tutela dei beni artistici hanno fatto passi in avanti con la nascita nel 1945 dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 1909 fu approvata una normativa che permetteva allo Stato italiano di richiedere le opere italiane trasferite illegalmente all’estero.. Pensate che ad oggi sono circa 1300000 le opere italiane che non sono ancora state ritrovate.

Votazioni CHIUSE
Voti: 18

Pagina in concorso