L’amicizia virtuale può essere autentica?
I pro e i contro dei due modi di essere amici e le regole da seguire per non cadere nelle trappole della ’rete’
In questi ultimi anni la tecnologia ha influito molto sul modo di vivere l’amicizia, infatti la maggior parte delle persone, oggi, passa più tempo con il telefono o qualsiasi altro dispositivo elettronico a chattare attraverso uno schermo, piuttosto che andare a fare una passeggiata fuori con un amico.
Molte persone preferiscono socializzare attraverso la tecnologia, ma sarà veramente la scelta migliore? Uno dei vantaggi più importanti di questi nuovi strumenti digitali è sicuramente la possibilità di parlare con un amico senza limitazioni di tempo e di spazio.
Invece, i contro, a nostro avviso, sono molto più numerosi… Oltre allo schermo ci possono essere persone che non sono quelle che si mostrano, per esempio potenziali malintenzionati. Altre si possono fingere in una brutta situazione economica, quindi bisognose di soldi, anche se in realtà non lo sono, ma fanno tutto questo esclusivamente per truffare il prossimo.
Questo genere di truffe di soldi può avvenire principalmente in due modi: – adescando le potenziali “vittime” usando la gentilezza – hackerando dati personali da dove si riuscirà a rubare sia l’identità che i soldi dei poveri malcapitati.
Purtroppo molti vanno anche alla ricerca di relazioni personali sulla rete, ma spesso possono incappare in persone poco serie che giocano con i loro sentimenti. Ci sono pure alcuni programmi TV che cercano dei fidanzati online per scoprire se il loro rapporto è veramente autentico. Spesso il risultato è che qualcuno si finge qualcun altro per apparire più bello/a o semplicemente per divertirsi.
Sia che si parli di relazione o di amicizia virtuale ci si può chiedere se queste daranno mai le stesse emozioni di un rapporto reale.
Fidanzandosi nella vita “vera” si può andare al cinema, al ristorante, regalare dei fiori all’altro, scambiarsi gesti d’affetto e guardare tramonti.
Riguardo agli amici, nella vita reale si può andare al bar con loro, a giocare, andare a divertirsi e soprattutto andare a scuola.
Chi abusa invece di strumenti digitali rischia anche di perdere completamente la voglia di uscire, fare nuove esperienze costruendo un mondo che in realtà non esiste. Alcuni ragazzi quando escono con gli amici stanno costantemente con il telefono in mano, scordandosi di chi hanno accanto e poi quando tornano a casa, magari, gli scrivono dei messaggi.
In conclusione, basta farsi una domanda: è possibile fare le stesse cose sia che si tratti di un’amicizia reale che di una virtuale?La risposta appare ovvia, ma per molti non lo è: no, non si può!
I leoni da tastiera sono persone che si nascondono dietro ad uno schermo perché hanno paura di farsi conoscere o riconoscere dalla persona con cui interagiscono a distanza. Lo fanno senza pensare alle conseguenze che potrebbero ripercuotersi sulla potenziale ’vittima’. Quasi sempre usano una falsa identità per umiliare e deridere gli altri così da non rischiare di essere puniti. Spesso non hanno neanche paura delle conseguenze che ci potrebbero essere se venissero scoperti. I leoni da tastiera hanno paura ad uscire di casa per parlare faccia a faccia perché sanno che la loro apparente forza potrebbe diventare la loro più grande debolezza. Solitamente se la prendono con i più deboli, quindi, in realtà, senza la maschera che li protegge, più che leoni potrebbero rivelarsi dei conigli. Le intimidazioni ricevute online possono creare ansia e disagio a chi li riceve; la cosa più importante da fare, se si è vittime di attacchi di questo genere, è non pensare che ciò sia vero e sentirsi sbagliati o non accettati. L’obiettivo dei leoni da tastiera è proprio quello di farti cadere nella loro trappola… la soluzione migliore è quella di chiedere aiuto ad un adulto o ad una persona di fiducia o rivolgersi alle autorità preposte.
«Ehi, ancora con quel cellulare? Vai a giocare, no? Se continui a marcire con quel telefono in mano verrai isolato dai tuoi amici…». «Isolamento”» è una parola molto pesante, isolamento vuol dire: esclusione da rapporti o contatti con l’ambiente circostante. Molti ragazzi tutti i giorni vengono esclusi per lo più a scuola per delle loro caratteristiche che non piacciono; l’isolamento non è sempre causato dagli altri, ma qualche volta siamo proprio noi ad escluderci, preferendo stare da soli oppure avendo amicizie virtuali. Probabilmente se sei della generazione Z starai passando la maggior parte del tuo tempo con il cellulare. Però ricordati che standotene sul telefono non starai mai bene fisicamente come con lo sport.
Lo sport è un passatempo inventato in Cina nel 4000 A.C e da sempre ha avuto una grande importanza; a differenza del telefono, lo sport aiuta anche nelle amicizie, quelle vere. Anche lo sport è un modo per liberarsi dai propri problemi, preoccupazioni o ansia, molto meglio delle amicizie virtuali, anche se spesso ci si sente più protetti a parlare dietro ad uno schermo.
Noi ti diamo un consiglio e concludiamo col dirti che nella vita dobbiamo tutti imparare a trovare una giusta misura, come recita la famosa locuzione latina: ’ in medio stat virtus’.
Classe 1A : Kevin Cani, Lucrezia Cesaretti, Noemi Flamini, Elena Massafra, Clara Massaini, Sara Nocchi, Ilary Puggioninu, Letizia Puggioninu, Diego Quadrano, Martina Ronga, Davide Rossi e Sahibdeep Singh.
Dirigente scolastico: Enrico Millotti Docenti tutor: Benedetta Gori, Claudia Santoni e Viola Niccolai.