ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fucini di Pisa (PI) - 3D

L’inclusione prende il nome di baskin

La forza del nuovo sport nato a Cremona che unisce e fa divertire i giovani. «Una gioia allenarsi insieme»

Il baskin è nato a Cremona nel 2003, in contesto scolastico, dall’idea di un professore di educazione fisica, Fausto Capellini, e un ingegnere, Antonio Bodini con la collaborazione di genitori e insegnanti. Questo nuovo sport inclusivo si ispira al basket ed è stato pensato per permettere a giovani normodotati e disabili di giocare nella stessa squadra. Mercoledì 18 gennaio, durante una fredda giornata d’inverno, noi ragazzi della III D ci siamo recati nella palestra di piazza S. Caterina a Pisa per intervistare atleti, allenatori e genitori della squadra «Angeli con un’ala sola». Antonio Rossi, il responsabile, ci ha accolto con questa frase: «Quando facevo volontariato, vedevo spesso i ragazzi seduti a un tavolo passare le giornate a colorare disegni, e mi sono chiesto se non potevano invece svolgere un’attività sportiva. Quindi ho cercato di vedere che cosa esisteva in Italia e ho scoperto il baskin». Rossi ha aggiunto: «I momenti migliori sono quelli che passo insieme ai ragazzi: vedere nei loro occhi la gioia, la soddisfazione, la voglia di allenarsi insieme e di fare partite con altre squadre mi emoziona. Non sono i ragazzi che si devono adattare allo sport, ma lo sport che si deve adattare ai ragazzi».

Abbiamo quindi osservato come si svolge l’allenamento: riscaldamento, esercizi per migliorare la tecnica e simulazione di una partita. Dopo l’allenamento abbiamo intervistato l’allenatore Paolo Boniolo: «Il baskin mi ha cambiato la vita – ci ha detto -, quando vado agli allenamenti sono sempre di corsa, ma esco da qui felice perché vedo questi ragazzi divertirsi e diventare una squadra»’. Sabina, la seconda allenatrice, ci ha spiegato che il nome della squadra sta a significare il fatto che tutti i giocatori spiccano il volo insieme. Una mamma ci ha riferito che la squadra si vede anche fuori dalla palestra in occasioni di festa e di essere venuta a conoscenza di questa iniziativa tramite  passaparola. Un nonno intervistato ha detto di provare piacere nel vedere suo nipote contento quando torna a casa dopo l’allenamento. Un altro genitore ci ha detto di essere venuto a conoscenza di questo sport attraverso  l’esperienza del figlio con «I bambini delle fate», un’impresa sociale che assicura sostegno economico e percorsi di inclusione a beneficio di famiglie con figli autistici. Antonio, infine, ci ha spiegato che gli atleti non pagano la quota di iscrizione, perché ricevono fondi da importanti aziende della Toscana e si augura di iscriversi al campionato nazionale del 2024.

 

Il 18 gennaio abbiamo intervistato gli atleti della squadra di baskin pisana «Angeli con un’ala sola»: Dario (16 anni), Marco (24 anni) e Gianluca (48 anni).

Come hai conosciuto questo sport? «In un centro per disabili».

(Gianluca) Giochi a baskin per divertimento o per vincere? «Per divertimento, ma anche per vincere». (Dario)Ti piace il nome della tua squadra? «Sì, mi piace». (Gianluca) E il tuo allenatore? «Sì, mi ci diverto». (Marco) «Lui non brontola». (Dario) È difficile imparare le regole? «No, è stato semplice». (Dario) Ti piacciono altri sport? «Sì, il calcio». (Gianluca) Sei mai andato fuori città a giocare a baskin? «Sì, vado questo sabato ad Altopascio». (Gianluca) Come vi organizzate per uscire fuori città? «Ci vengono a prendere con il pulmino». (Gianluca) Hai un migliore amico in squadra? «Sì, si chiama Sasha». (Dario) Con i tuoi compagni ti frequenti anche fuori dal campo? «No, dopo gli allenamenti vado a casa». (Marco) Quali sono le sensazioni che provi quando giochi a baskin? «Felicità». (Marco)

 

Sabato 21 gennaio in una palestra di Altopascio, in provincia di Lucca, si è tenuta la partita amichevole di baskin tra la squadra pisana «Angeli con un’ala sola» e gli avversari del «Panda baskin». Alcuni ragazzi della nostra classe, oltre ad aver intervistato giocatori ed allenatori, hanno partecipato all’allenamento e alla competizione come membri di entrambe le squadre.

L’allenamento è stato eseguito prima della partita che, iniziata alle 15 e terminata alle 17, con una durata di 2 ore è stata suddivisa in 4 tempi di 8 minuti. Era una giornata soleggiata, la palestra era calda e accogliente e gli spettatori presenti erano i parenti dei giocatori. I membri delle squadre indossavano tutti il proprio numero dall’1 al 5. Secondo le regole del baskin i giocatori di ruolo 1 e 2 possono utilizzare solo le mani e stazionano nell’area dei canestri laterali, mentre i giocatori 3, 4 e 5 giocano in campo con tre diversi livelli di fluidità nel gioco. Con 43 punti a 40, i vincitori sono stati gli «Angeli con un’ala sola», che, oltre ad aver fatto una foto con entrambe le squadre e gli ospiti, ci hanno invitato a partecipare anche ai prossimi allenamenti e alle prossime partite.

I nomi dei cronisti ( per questa pagina del campionato di giornalismo realizzato da La Nazione di Pisa) della classe III D della scuola secondaria di primo grado «Renato Fucini» sono: Milena A., Carlotta B., Francesco C., Tondra F., Aurora G., Adriano I., Vincenzo M., Maria Vitoria M., Vinicius M, Virginia M., Greta M., Federico M., Andrei M., Sara N., Luigi P., Matteo R., Chiara R., Kristian T..

Docenti tutor: Carola Pagani, Margherita Canosa, Maria Grazia Mantuano, Luigi Martire.

Dirigente scolastico: Alessandro Bonsignore.

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