La storia delle tradizioni badenghe
Dalle castagne alle «Fiaccole»: gli eventi di Abbadia tra storia, cultura e turismo

Se c’è qualcosa che non manca ad Abbadia San Salvatore sono sicuramente le tradizioni: eventi e feste, spesso derivate dal Medioevo, continuano ancora oggi a scandire il tempo della città Ne è un esempio la grande festa della vigilia di Natale, che ha dato ad Abbadia il nome di «Città delle Fiaccole». Le fiaccole, che sono delle cataste di legna alte fino a 7 metri, vengono accese la sera della Vigilia e rimangono accese tutta la notte. Si tratta di una tradizione antichissima: la storia narra che dopo la fondazione dell’Abbazia di San Salvatore le persone dei villaggi vicini si ritrovavano tutte davanti alla chiesa e davano fuoco a delle cataste di legna che bruciavano per tutta la notte. Il fuoco delle fiaccole racconta un legame potente tra uomo e natura. Le fiaccole vengono costruite dai fiaccolai e accese dall’alto dal capo fiaccola. Le fiaccole si trovano per tutto il paese, la prima che viene accesa è quella davanti al palazzo comunale, e successivamente i capi fiaccola vanno ad accendere anche le altre. La sera della Vigilia tutti i badenghi si riuniscono davanti al palazzo comunale per la benedizione e l’accensione delle fiaccole. Inoltre, ogni anno ad Abbadia San Salvatore viene fatto un presepe, sempre diverso, nella cripta del Convento.
Durante la sera della Vigilia di Natale si possono trovare nei pressi delle fiaccole molti banchetti che vendono cose per riscaldarti, ad esempio il vin brulé; quella sera Abbadia San Salvatore diventa un paese molto affollato, specialmente nel centro e nel paese vecchio.
La Festa medievale di Abbadia San Salvatore, chiamata anche Offerta dei Censi, si festeggia in due fine settimana d’estate, solitamente in luglio, ed è una festa che riporta indietro nel tempo, fino al XIII secolo. L’ atmosfera è quella del mercato del Medioevo al Castel di Badia: tutti i membri dei terzieri, che organizzano la festa, si travestono da dame, cavalieri, artigiani e molti altri personaggi che riportano all’epoca medievale.
La festa medievale viene animata da danze, musiche, combattimenti, viene servito cibo della cucina medievale e molto altro.
Il nome “Offerta dei Censi” deriva da un’usanza medievale, quando il popolo offriva dei “censi” all’Abate per ringraziarlo per la concessione del “mercato sabbatico”. Dall’anno scorso la festa è stata modificata nella rappresentazione dell’evento e nel nome: da “Offerta dei Censi” è divenuto “Festa del Costituto Badengo”.
Tra le celebrazioni di Abbadia una delle più amate è senza dubbio la Festa D’Autunno, comunemente chiamata Festa Della Castagna.
È un evento molto apprezzato sia dalla popolazione che dai turisti, perché valorizza perfettamente la montagna e i suoi ricchi prodotti autunnali. Lo conferma l’assessore al commercio e al turismo Roberto Bechini: «La festa attira molti turisti, che vengono per visitare il paese medievale, per vedere la montagna nella sua bellezza autunnale e per mangiare piatti tipici, come la castagna e i funghi nelle loro varie cotture».
La festa dura due fine settimana ed impegna molte persone, poiché vengono aperte cucine e cantine gestite dalla popolazione. All’inizio la festa, nel corso degli anni ’90, venne gestita da un gruppo di giovani, ma nel tempo si è evoluta con l’avvento dei Terzieri e del Rione Convento. Il loro coinvolgimento, che vede impegnati cittadini di ogni età, si concentra nella parte gastronomica e nelle decorazioni. «Quelli che prima erano ragazzi pronti a lavorare per la festa – conclude l’assessore Bechini – oggi stanno passando il testimone ai nuovi giovani. Quest’anno la festa, dopo gli anni duri del Covid-19, tornerà al suo massimo splendore».
Nella foto, Festa della castagna
Ad Abbadia San Salvatore la Vigilia di Natale è sempre piena di tradizioni e di ’magia’, soprattutto per merito delle ’Fiaccole’, un’antica festa del fuoco che si rinnova ogni 24 dicembre e la cui origine risale al medioevo, quando il re longobardo Ratchis, durante una battuta di caccia lungo le pendici del Monte Amiata, vide la Trinità, che gli apparve sopra un castagno come una fiamma divisa in tre parti. Le cataste di legna di forma piramidale venivano usate anche per riscaldare i cittadini di Abbadia San Salvatore e per illuminare e riscaldare il tragitto, si pensa, ai pellegrini che arrivavano all’Abbazia. Un tempo le cataste erano composte da legname di scarto, che veniva raccolto da persone che, con un carretto, andavano in giro bussando di casa in casa, per chiedere se avessero qualcosa da offrire.
La tradizione è rimasta fino ai giorni nostri: già dall’autunno i fiaccolai cominciano a cercare la materia prima, ma oggi il legname è ottenuto dagli alberi, dei quali viene usato il tronco.
Alla costruzione partecipano tutti, adulti e bambini, che collaborano per rendere la loro fiaccola la più bella e per riuscire a tramandare la tradizione.
Classe 3B: Sheila Aguilera, Sofia Bechini, Chiara Bisconti, Gaia Buti, Gabriele Camarri, Giulia Castrini, Alex Cerretani, Denisa Ciupitu, Leonardo Fabbrini Cristian Farris, Benedetta Fiorini, Eleonora Flori, Samuele Magliozzi, Nicola Marcucci, Jessica Marroni, Virginia Nottolini, Zineb Ouzif, Karina Pityk, Francesco Rossi, Samuele Santioli, Caterina Santoro, Marika Sargentoni, Marilù Simonetti, Alessandro Tassi, Carlos Terramoccia, Sara Wang Docente tutor: Marco Brunelli Dirigente scolastico: Maria Grazia Vitale.