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Laboratorio di Giornalismo di  ()

«Valorizziamo i produttori locali»

Il socio Conad Sergio Andreoni spiega il rapporto esistente tra il supermercato e il nostro territorio

Per capire meglio che cosa si nasconde dietro un gesto semplice come fare la spesa, abbiamo chiesto l’aiuto del socio Conad Sergio Andreoni, che ci ha accolto nel punto vendita di via Simon Musico, a due passi dalla nostra scuola. Cosa significa il vostro slogan “Le persone oltre le cose”? «Dietro ogni merce che viene messa in vendita nel supermercato, ci sono le persone che la producono, che la trasportano, che la espongono, che la servono: il nostro slogan vuole ricordare agli acquirenti tutto il lavoro umano che sta dietro ad ogni prodotto che vendiamo». Perché valorizzate i produttori locali? «Perché il supermercato non deve essere un corpo estraneo al territorio in cui opera ma restituirgli qualcosa. Se diamo ai piccoli produttori locali tutte le informazioni per poter rendere commerciabile il loro prodotto, il territorio diventa più ricco e si innesca un circolo virtuoso che permette di preservare la biodiversità, di garantire la qualità del prodotto locale e di sostenere le esigenze economiche e imprenditoriali della comunità e dei lavoratori».  Come si valorizzano i produttori locali? «Non è sempre semplice per un piccolo produttore superare tutti i rigidi controlli di qualità che impone la legge italiana. Per questo aiutiamo i piccoli produttori ad associarsi tra loro in consorzi che possano garantire al meglio il controllo della filiera produttiva e il rispetto delle normative vigenti: l’unione fa la forza». Come si distinguono dagli altri gli alimenti di qualità? «Un alimento di qualità è un prodotto che parte da buone materie prime, la cui lavorazione avviene in ambienti controllati che permettono di mantenere inalterate le sue qualità organolettiche. Bisogna saper leggere bene le etichette e controllare la filiera di produzione: noi ci adoperiamo affinché i nostri prodotti siano controllati». È vero che è preferibile comprare prodotti freschi e di stagione? «Oggi, con la globalizzazione, possiamo trovare prodotti freschi tutto l’anno. Certamente sarebbe preferibile consumare prodotti “a chilometro zero”, ma in questo modo riusciremmo a soddisfare solo una piccola quota della domanda». Quanto sono importanti gli imballaggi per il rispetto dell’ambiente? «Se vogliamo aiutare il nostro pianeta, gli imballaggi devono essere ecosostenibili. Naturalmente è necessario coinvolgere tutta la filiera della produzione e della distribuzione: dai produttori ai distributori fino alle buste che usiamo quando andiamo a fare la spesa».

Spesso le persone pensano di non poter fare nulla per cambiare le cose ma non è così. Ascoltando le parole del socio Sergio Andreoni, infatti, abbiamo capito che anche un gesto semplice come fare la spesa può fare la differenza. Basta decidere di fare una “spesa sostenibile”. Cosa significa concretamente? Fare una spesa sostenibile significa cercare di far percorrere il minor numero di chilometri alla merce e scegliere con attenzione il packaging: usare poco cartone e poca plastica e privilegiare tutti i prodotti riciclabili. E non sprecare: nel 2011 nel cestino degli italiani finiva circa il 30% dei prodotti acquistati. Questo enorme spreco di cibo aveva un grande impatto sia sul portafoglio sia sull’ambiente; oggi gli italiani sprecano invece solamente il 10% dei prodotti che comprano. Fare la spesa consapevole vuol dire comprare ciò di cui abbiamo bisogno, magari giorno per giorno, scegliendo prodotti freschi e cercando di inquinare il meno possibile. Un altro piccolo gesto è quello di adoperare una borsa della spesa riutilizzabile al posto degli shoppers di plastica. Questi piccoli gesti alla fine, messi tutti insieme, costituiranno un unico grande gesto che ci permetterà di salvare il nostro amato pianeta.

Sono molti i prodotti apuani di qualità che si trovano nei supermercati e nei negozi. Impossibile citarli tutti. È lungo anche l’elenco di quelli inseriti nel Pat, la lista dei prodotti agroalimentari tradizionali selezionati dal Ministero delle politiche agricole in collaborazione con la Regione Toscana. Fra i massesi ci sono quelli della terra come l’aglio, la cipolla, il fagiolo, il cardo e la barba, che si accompagna bene al galletto, quelli gustosi a base di latticini come il formaggio caprino delle Apuane, il pecorino massese e la ricotta di pecora massese, e quelli destinati ai momenti degli spuntini come la cecina, più conosciuta come calda calda, e il pane marocco di Montignoso, che si gusta con la salsiccia montignosina cruda o cotta alla brace. E poi ci sono quelli cari ai golosi, come la torta di riso massese, che si abbina al Candia amabile Doc dei Colli Apuani, vino celebrato dal poeta Pascoli, la Torta Cybea e il Ciorchiello, dolce del paese di Casette. E fra gli altri, non possiamo certo dimenticare l’agnello massese molto apprezzato non solo nel nostro territorio.

Questa pagina è stata realizzata dagli alunni del Laboratorio di Giornalismo della scuola secondaria di I grado “Moroello Malaspina” dell’I.C. “Malaspina”. Si tratta di: Elia Borzoni, Mariasole Caracciolo, Angelica Chicchi, Gabriele Ghio, Sabrina Gigli, Samuel Giusti, Gabriele Menchini, Delia Annamaria Moise, Lucia Maria Elena Orsi, Achille Savino, Aurora Tognini ed Edoardo Tonarelli. Il laboratorio è curato dal professor Federico Guidotti e dal giornalista Alberto Sacchetti. La dirigente scolastica è la professoressa Carmen Menchini.

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