ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria L. Gori di Bibbiena (AR) - 4B

Quel promotore di cultura per ragazzi

Manifestazione di divulgazione della lettura per promuovere la creatività, la fantasia e l’immaginazione

Usciti dal centro storico di Bibbiena si trova un edificio cinto da mura, anticamente era un istituto penitenziario, il “Centro Italiano della Fotografia D’Autore”. Periodicamente in questo luogo vengono esposti fotografie o mostre a tema che vedono la partecipazione di fotografi a livello sia amatoriale sia professionistico. Negli ultimi anni, nel periodo di marzo, si svolgeva al suo interno la storica “Mostra del libro” dove i bambini dalla scuola materna a quelli delle medie venivano a contatto con il libro toccandolo, sfogliandolo e consigliati dagli esperti sulla base dell’età. Quest’anno questo evento è diventato un vero e proprio FESTIVAL del libro rappresentando un punto di riferimento e luogo promotore di cultura. Evento voluto fortemente dall’ Amministrazione Comunale la quale non ha voluto coinvolgere solo i bambini in età scolare ma anche gli adolescenti e gli adulti. Fondamentale è stata la collaborazione della libreria Lina Giorgi a Ponte a Poppi che ha dato l’opportunità di far incontrare autori contemporanei di alto livello. Quest’anno c’è anche la collaborazione, a questa iniziativa, dei professionisti dell’“Accademia di Teatro NATA”. Anche noi alunni della classe quarta abbiamo partecipato a questo evento ed è stato molto interessante. Per prima cosa appena arrivati al Centro Italiano della Fotografia d’autore abbiamo fatto un’attività espressiva con una professionista Laura che ci ha fatto inventare alcune storie. Utilizzando solo due parole che pescavamo casualmente da alcuni barattoli di vetro come ad esempio lampadina / banana oppure gufo e limone, dividendoci a gruppo dovevamo inventare una storia con il protagonista, il luogo, l’antagonista e il finale, utilizzando esclusivamente la nostra fantasia e immaginazione. Poi le abbiamo raccontate a tutti i nostri compagni. Questa è stata la parte creativa e la novità di quest’anno di questa iniziativa del Festival del libro. Successivamente siamo entrati all’interno dell’edificio e abbiamo guardato e osservato i tantissimi libri esposti dentro le “celle” e lungo i corridoi: erano tutti selezionati in base all’età e al genere letterario. Siamo rimasti subito colpiti tutti soprattutto dai MANGA (genere letterario giapponese fumettistico), anche perché il fumetto piace molto a noi bambini in quanto è una forma espressiva creativa che racchiude immagine e parola. Ognuno di noi si è lasciato ispirare acquistando un libro in esposizione.

Anche quest’anno abbiamo partecipato al Festival del libro, è sempre molto interessante avere la possibilità di vedere, sfogliare, leggere libri nuovi, guardare le immagini e vivere avventure in luoghi lontani, in epoche o pianeti diversi dal nostro. Un libro permette tutto questo, apre la mente, scatena la fantasia, attiva l’immaginazione. Non ci crederete, ma tutto ciò avviene in un luogo molto particolare. Quando siamo entrati nell’edificio che ospita il festival, siamo subito stati colpiti dalla struttura delle tante e piccole stanze, con delle porte molto robuste e le sbarre alle finestre. Incuriositi abbiamo chiesto spiegazioni alle nostre maestre le quali ci hanno raccontato che fino agli anni ’60 quell’edificio era un carcere, un luogo di detenzione dove le persone venivano rinchiuse per essere punite. Tutto lì faceva pensare a qualcosa di fermo, chiuso, statico e proprio quel luogo è stato restaurato, dandogli ora una nuova vita in contrasto con la destinazione iniziale. Infatti ora è la sede del CIFA (centro italiano della fotografia d’autore), dove ci sono spesso mostre fotografiche, luogo di apertura, incontro, creatività ed in questo periodo ospita il Festival del libro, che contribuisce alla diffusione di cultura in quell’ambiente nato per fini opposti.

Katia, come nasce l’idea di organizzare il festival del libro? Un tempo la biblioteca di Bibbiena metteva a disposizione lo spazio delle librerie, che organizzavano un’esposizione di testi suddivisi per età. Quest’anno si è pensato di arricchire la mostra con altre attività ludico-creative, il libro non è solo lettura, ma può essere immagine, di-segno, movimento. Da qui nasce il “Festival del libro“. E’ difficile l’organizzazione? «Non è semplice, in questa mostra sono state messe a disposizione tutte le case editrici che devono avere presenza e visibilità, vanno divise e organizzate». Quanti giorni dura l’evento? «Questa edizione va dal 9 al 19 di marzo». Perché la scelta delle carceri? Era necessario un luogo raggiungibile da tutti i bambini. E questo permette di elaborare un percorso e utilizzare le celle per una suddivisione per età e dà nuova vita a un luogo nato con destinazione differente. Quanti libri si trovano? «Circa 12mila volumi, suddivisi per fasce di età». Perché valorizzare la lettura? «Credo sia una forma espressiva che tutti i bambini dovrebbero acquisire per trasmettere quello che hanno dentro e renderli più sicuri sul futuro».

STUDENTI Anemona Costascu Barsan, David Gabriel Bucur, Riccardo Cauchi, Davide Cerini, Miguel Ye Chen, Serena Cipriani, Mattia Ferrini, Linda Gentile, Alessandro Gioli, Andrea Gori, Ekasmeet Kaur,Nicolas Eduard Lacatus, Riccardo Manecchi, Aurora Murgu, Aurora Piantini, Tommaso Piantini, Kevin Richard Raileanu, Alice Tramonti, Alice Venturi, Maria Achilina Vichiriuc

INSEGNANTI Ivano Argento, Simonetta Cardinale, Maria Laura Fabretti, Eleonora Renzetti, Antonella Silvani, Antonella Venturiero

PRESIDE Alessandra Mucci

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