ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Don Milani di Calenzano (FI) - 5B

Acqua: una risorsa nelle nostre mani

Salvaguardare il cosiddetto oro blu è un dovere di tutti grandi e piccoli abitanti del «Pianeta azzurro»

Il detto «easy peacy lemon squeezy» porta in sé lo stesso messaggio e significato del «facile come bere un bicchier d’acqua», ma è davvero così semplice bere acqua potabile? Gestire l’acqua correttamente è diventato un problema comune, non solo per i paesi più poveri del mondo ma anche per i paesi più ricchi e industrializzati. La disponibilità d’acqua non è infinita, anzi, è una risorsa limitata ed è causa di una serie di criticità su scala locale e mondiale. Un po’ di numeri: l’acqua ricopre il 70 % del nostro pianeta, chiamato anche «pianeta azzurro», ma la presenza di acqua dolce rientra solo nel 2,5% di quel 70%. La quantità per l’uso umano, inoltre, è solamente lo 0,6%, la restante parte è intrappolata nei ghiacciai e nei nevai. L’acqua è una risorsa essenziale dal valore inestimabile per le sue proprietà. Anche tutte le attività economiche dipendono dall’acqua, basti pensare che il 70 % di acqua dolce è utilizzato per irrigare i campi coltivabili. La Terra possiede una quantità d’acqua tale da poter dissetare tutti i suoi abitanti ma la sua disponibilità continua a diminuire per di-verse cause, tra cui l’aumento della popolazione, l’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, il cambiamento climatico. Diventa, quindi, necessario fare qualcosa per salvaguardare le risorse idriche. L’acqua è così importante che è stata inserita nell’Agenda 2030 dell’ONU; gli obiettivi e i traguardi da raggiungere sono vari: garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile, aumentare l’efficienza nell’ utilizzo e garantire forniture sostenibili per tutti, proteggere tutti gli ecosistemi legati all’acqua, migliorarne la qualità non inquinando fiumi e mari. Tutti siamo responsabili della tutela di questa preziosa risorsa e tutti dobbiamo sentirci chiamati ad agire, incrementando nella nostra vita piccole abitudini, per evitarne lo spreco, come, ad esempio, chiudere il rubinetto quando laviamo i denti, diminuire il tempo della doccia e preferirla al bagno in vasca, riparare i rubinetti o le tubature che gocciolano, riutilizzare l’acqua quando è possibile, lavare la verdura dentro un contenitore anziché sotto il rubinetto. Legato al tema dell’acqua c’è un altro grande problema che riguarda l’utilizzo di plastica per produrre le bottiglie per contenere l’acqua che viene messa in commercio e le immissioni di CO2, nell’ambiente, per il loro trasporto. In Italia si stima un consumo di circa 15 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno. Molto pratiche, sicuramente, soprattutto quando si è fuori casa, ma molto pericolose per l’ambiente.

Abbiamo intervistato il presidente di Publiacqua, Lorenzo Perra. Cosa fa Publiacqua per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030? «Publiacqua, gestore del servizio idrico che serve i comuni delle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo, è impegnata su tanti fronti dell’Agenda 2030. Siamo impegnati nella riduzione dello spreco delle risorse, riducendo le perdite d’acqua. Stiamo migliorando il modo in cui otteniamo l’acqua e la condizione ambientale dei corsi d’acqua da cui la preleviamo. Abbiamo portato a depurazione tutta l’acqua che distribuiamo». Cosa possiamo fare per usare l’acqua in maniera intelligente? «Ad esempio scegliendo colture che necessitano di meno acqua per l’irrigazione, e usando gli elettrodomestici a cicli pieni». Cosa sono i Cammini dell’Acqua inaugurati con il Comune di Calenzano? I Cammini dell’acqua presenti nel Parco di Travalle del Comune di Calenzano sono sentieri tematici che consentono una migliore conoscenza del territorio e, in particolare, del ruolo della risorsa acqua.

Come si può contribuire alla sostenibilità ambientale con azioni pratiche di prevenzione dell’inquinamento e iniziare attività concrete per frenare i cambiamenti climatici? Abbiamo chiesto ai compagni che frequentano le classi del nostro plesso quanti di loro portano a scuola, quotidianamente, le borracce al posto delle bottigliette in platica. Dal nostro sondaggio è emerso che, su 380 bambini, 320 utilizzano le borracce fornite da Publiacqua. Se consideriamo che un anno scolastico dura 200 giorni le nostre buone abitudini consentono di risparmiare circa 64 000 bottigliette di plastica all’anno. Si può fare di più, ma è sicuramente un buon risultato! Sul nostro territorio, inoltre, sono presenti quattro fontanelli pubblici. Riempire le nostre bottiglie ai fontanelli consente una riduzione importante della plastica e di emissioni di CO2 (anidride carbonica) nell’ambiente. Usare borracce e bere acqua dal rubinetto può essere un piccolo ma significativo passo per dare un grande aiuto al nostro pianeta.

Ecco i giovani cronisti della V B della primaria Don Milani dell’Istituto comprensivo di Calenzano: Andrea Altilio, Irene Banchi, Mirco Barducci, Chiara Belli, Yasmin Caprio, Carmen Carvelli, Emma Cecconi, Agata Filippi, Giulio Gelli, Elettra Lastrucci, Valerio Mechelli, Elena Minicucci, Vincenzo Minicucci, Massimo Parenti, Matilde Rossi.

Dirigente scolastico: Cinzia Boschetto.

Docenti tutor: Annunziata Ramondo, Gloria Ianne.

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