ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria G. Bechi di Firenze (FI) - 5B

I musei a caccia dei teenager

I laboratori del fare, imparare divertendosi: ecco come i giovani e i giovanissimi conosceranno l’arte classica

Perché l’arte antica non viene apprezzata dai teenager? Al giorno d’oggi i ragazzi trovano i musei noiosi e si avvicinano con timore all’arte classica perché non si sentono vicini a quel periodo. Antichi palazzi con lunghi corridoi, sale piene di opere d’arte, lunghe spiegazioni nelle audioguide o delle guide stesse rendono a volte la visita soporifera. Con la pandemia, i musei si sono attivati utilizzando di più la tecnologia. Durante il lockdown, alcuni di essi hanno iniziato ad offrire tour virtuali, parti interattive e hanno anche proposto agli utenti di ricreare dei quadri classici utilizzando quello che avevano a disposizione nelle proprie case: i tableau vivant.

Entrare dentro il quadro per ricrearlo, aiuta a osservare con attenzione l’opera d’arte, a coglierne i dettagli, la luce, l’espressione, i gesti. Una maniera per avvicinare i giovani all’arte in modo diretto e divertente.

«Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco», sicuramente Bruno Munari aveva ragione: i laboratori del fare appassionano i ragazzi che imparano divertendosi. E’ importante anche un diverso coinvolgimento durante le visite. Chiedere ai ragazzi davanti a un quadro «Che cosa vedi?» é molto più stimolante di una lunga spiegazione. Formare gruppi di solo adolescenti e visitare musei con guide che parlano lentamente così da comprendere bene il discorso e magari discutere del quadro osservato, potrebbe essere un’altra interessante idea. An-che l’età della guida è importante: un esperto giovane, più vicino all’età dei visitatori, stimolerebbe di più l’interesse e la curiosità. Dovrebbe raccontare segreti, aneddoti di ciascuna opera, poi potrebbero essere realizzati laboratori in cui i volti dei personaggi vengono sostituiti da disegni fatti dai ragazzi o rielaborati con strumenti digitali.

Visori 3D, proiezioni in spazi immersivi, realtà aumentata, creazione con il digitale, sono fattori importanti per stare aggiornati con i tempi e con i giovanissimi.

I ragazzi non vanno al museo anche perché è molto costoso: se i prezzi fossero più convenienti o ci fossero sconti in determinati giorni, questo agevolerebbe l’avvicinamento. Ma per sensibilizzare di più la conoscenza dell’arte, in particolare quella classica, genitori e insegnanti dovrebbero introdurre e presentare l’argomento così i ragazzi sarebbero più desiderosi di sapere. Anche fare più pubblicità è importante. Spesso capita che i teenager non conoscano neppure l’esistenza di un museo o di una mostra nella propria città. I social network sono il canale più immediato per rendere noto tutto questo.

Votazioni CHIUSE
Voti: 716

Pagina in concorso