ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Madonna delle Grazie di Grosseto (GR) - 1A - 2A - 3A

La questione sociale secondo Fucini

Ci ha molto colpito la novella «Vanno in Maremma», e la misera famigliola protagonista della vicenda

La questione sociale legata alle condizioni del nostro territorio nella seconda metà del 1800 emerge in tutta la sua gravità nelle parole che Renato Fucini dedica alla Maremma, in particolare in una novella intitolata «Vanno in Maremma». Fucini vi aveva trascorso la giovinezza, a Campiglia Marittima dove il padre era un medico della Commissione Governativa delle Febbri malariche, quindi conosceva la nostra terra e i problemi legati all’economia poverissima di un territorio marginale. La sua opera più conosciuta, ‘Le veglie del Neri’, è una raccolta di novelle ambientate in prevalenza nella nostra terra. Nella novella ‘Vanno in Maremma’ viene descritto l’arrivo nella nostra pianura di una misera famigliola che scende dall’ Amiata a cercare lavoro verso Talamone, spinta da freddo e fame. Un babbo, una mamma, due ragazzini al di sotto dei 12 anni e una bimbetta che ne ha meno di 8, vestiti di stracci, che poco li ripara dal vento gelido e con ai piedi scarponi sfondati, senza legacci che tormentano i piedi coperti dai geloni, cercano la sopravvivenza in una pianura povera che di lavoro ne offre poco. Il dialogo tra il padre e il narratore rivela una realtà in cui la miseria è condizione costante e per quella povera gente anche solo un sacchetto di farina sarebbe bastato per superare l’inverno e non dover affrontare l’avventura in un territorio ostile e lontano. Eppure in questa terra , verso cui il padre già l’anno precedente si era diretto per guadagnare qualcosa, si trova il cuore generoso dei contadini, che riescono ad offrire a chi ha meno di loro un aiuto per sopravvivere. L’immagine di quella famigliola resta impressa nella mente e ci ricorda che la storia della Maremma è stata difficile e complessa, ma ha sempre contato sulla forza e la dignità di una popolazione che credeva nel proprio lavoro.

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