ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Convitto Cicognini di Prato (PO) - 1A

Ormai siamo con l’acqua alla gola

La disponibilità idrica è uno dei problemi più seri. Nel mondo 3,2 milioni di persone soffrono la siccità

La disponibilità idrica limitata è uno dei problemi più seri dei nostri tempi L’acqua è essenziale per la nostra vita: senza di essa non sopravvivremmo più di tre giorni! L’accesso all’acqua è definito come un diritto inalienabile dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, eppure ancora oggi questa risorsa non è disponibile per tutta la popolazione del mondo. A livello globale ci sono 3,2 miliardi di persone colpite dalla scarsità d’acqua, 1,2 miliardi in maniera estrema. Le Nazioni Unite stimano che, se non combattiamo subito contro il riscaldamento globale, nel 2030 ci saranno oltre 20 milioni di individui che non avranno accesso all’acqua potabile e molti altri dovranno migrare a causa della siccità (aumentata del 29% negli ultimi vent’anni a causa delle piogge diminuite costantemente). L’acqua sulla Terra per il 97,5% è salata (oceani e mari) e per il restante 2,5% dolce (2/3 sono contenuti in ghiacciai, nevai e permafrost). Ricaviamo l’acqua dalle falde acquifere sotterranee, è la nostra risorsa più importante; essa è anche il principale costituente del corpo umano, rappresenta circa il 60% del peso corporeo nei maschi adulti, dal 50 al 55% nel-le femmine (caratterizzate da una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi), e fino al 75% in un neonato. Non solo gli esseri umani per sopravvivere hanno bisogno di acqua, ma anche la maggior parte di tutti i sistemi su cui facciamo affidamento: sanità, scuola, agricoltura e industria. La raccolta dell’acqua piovana è una soluzione particolarmente adatta per le aree in cui non ci sono acque superficiali, o dove le acque sotterranee sono profonde o inaccessibili a causa delle condizioni del terreno, o dove sono troppo salate o acide. Per la raccolta e l’immagazzinamento dell’acqua piovana vengono utilizzate strutture di piccole e grandi dimensioni, tra cui vasche, cisterne, serbatoi e dighe.

La gestione dell’acqua passa anche da un possibile stoccaggio dell’acqua potabile per uso domestico, ma non solo. C’è un’altra soluzione possibile: la desalinizzazione (o dissalazione) che ha registrato un crescente interesse negli ultimi 50 anni. Oggi è utilizzata in 183 Paesi, ma quasi la metà (47,5%) degli impianti è installata in Medio Oriente. L’Italia, avendo una linea costiera tra le più ampie al mondo, presenta caratteristiche ideali per lo sviluppo di questa tecnica eppure da noi conta oggi solo per lo 0,1% dei prelievi idrici complessivi. Toscana, Sicilia e Lazio hanno già iniziato a dotarsi di impianti di desalinizzazione, ma sicuramente si può e si deve fare di più.

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