Nonni-nipoti: scambio reciproco
I tempi cambiano, ma non il loro rapporto d’amore incondizionato. Anche le nuove tecnologie a volte uniscono
La maggior parte degli alunni della nostra classe ha avuto la fortuna di conoscere i propri nonni. Molti sono cresciuti, addirittura, con loro accanto. Spesso, i nonni sono in pensione, dunque hanno più tempo per occuparsi di noi. Ci aspettano per pranzo, preparando i nostri piatti preferiti, per poi insistere, immancabilmente, affinché noi ripuliamo tutto il piatto e facciamo il bis. Ci accompagnano nelle mille attività che svolgiamo di pomeriggio, destreggiandosi abilmente tra zaini per lo sport, custodie con strumenti musicali e sussidiari per i corsi di lingua. Controllano che i compiti di scuola siano svolti a dovere e ci ascoltano, pazienti, mentre ripetiamo la lezione, anche quella più difficile.
Certo, quando è necessario brontolano. In particolare, ci invitano a staccare gli occhi dai dispositivi elettronici, per trascorrere più tempo all’aria aperta o imparare altre attività manuali.
Grazie a loro, infatti, alcuni di noi hanno imparato a cucire, a cavarsela tra i fornelli, a curare l’orto e, persino, a ingegnarsi con viti e bulloni. Con i nonni ci occupiamo delle cose più diverse e, mentre lo facciamo, ascoltiamo volentieri i loro racconti del passato e il loro punto di vista, spesso scontento, su quanto accade al giorno d’oggi. Non si tratta, però, solo di apprendere. Tra nonni e nipoti c’è uno scambio equo. Abbiamo gusti diversi per quanto riguarda musica, libri, film, abbigliamento, ma non per questo i nonni bocciano il nostro pensiero e il nostro modo di essere. Al contrario, si dimostrano sempre aperti e curiosi di scoprire e imparare tutto ciò che ha a che fare con noi, perché vogliono stare al nostro passo, confermando quanto ci amano e quanto siano interessati a prendersi cura di noi.
L’accrescimento è, quindi, reciproco. Infatti, anche i nipoti sono preziosi insegnanti per i propri nonni. Siamo sempre disponibili a impartire loro lezioni di informatica, a cominciare dall’accensione del computer, fino ad arrivare al temerario uso dei social che, dopo le reticenze iniziali, finisce per coinvolgerli e dare loro l’opportunità di ritrovare vecchi amici d’infanzia coi quali scambiare ricordi e condividere emozioni. Ogni tanto continuano a ripetere di buttare via «quegli aggeggi infernali», ma finiscono col tradirsi da soli, chiedendoci di fare loro qualche videochiamata in più, perché sentono subito la nostra mancanza. Ecco che i tempi e le modalità di comunicazione cambiano, ma l’amore incondizionato tra nonni e nipoti resta immutato.