ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado IV Novembre di Arezzo (AR) - 2D

Meglio leggere o farsi leggere?

Una biblioteca non convenzionale nella scuola: non si limita al prestito e ospita le serate di lettura a voce alta

Ognuno spiega la parola lettura nel proprio modo, secondo le proprie idee, ma in fondo per tutti noi ha lo stesso significato; potete chiedere ai vostri parenti, ai vostri amici, ai vostri conoscenti, a chiunque. Tutti vi risponderanno che leggere porta in un altro mondo, permette l’estraniarsi anche se per poco dalla propria realtà immergendosi in quella ideata dallo scrittore… Persino chi legge un libro all’anno vi dirà questo.

Eppure…La scuola IV Novembre ha la fortuna di avere la biblioteca territoriale «Paolo Polezzi», che s’impegna nel raccogliere sempre più libri e partecipare a progetti e iniziative, soprattutto per gli studenti e farli appassionare al mondo della lettura.

La nostra biblioteca è sede degli incontri del circolo LaAV (Lettura ad Alta Voce)dove gli adulti leggono libri agli studenti, ai quali, attratti da questo progetto, è stato permesso di replicar-lo, con il nome di teen LaAV.

Questo prepara i ragazzi per andare a leggere agli anziani nelle case di riposo e ai bambini nelle scuole d’infanzia dell’istituto; partecipano prevalentemente studenti delle prime, e un gruppetto di quattro ragazze di una terza della media Cesalpino.

Grazie a questa iniziativa la biblioteca raggiunge il territorio nei casi in cui il “territorio” non può andare in biblioteca.

Per gli studenti della IV Novembre è invece possibile andarci ogni giorno durante l’orario scolastico tranne nel caso in cui venga negato dai professori.

Confrontando le statistiche dei libri presi in prestito da ogni classe è emerso che le terze sono quelle che in media ne fannoil minor uso. Qualcuno darà la colpa agli esami che si avvicinano, qualcuno al troppo studio e ai troppi compiti, qualcuno ai professori, qualcuno alla poca voglia, qualcuno agli impegni sportivi o extra scolastici; ma rimane il fatto che due delle tre terze hanno totalizzato il minor numero di libri presi in prestito.

Le seconde non si sono sbilanciate, al contrario delle prime che stanno battendo ogni possibile avversario. Il programma di prima media è sicuramente meno impegnativo, ma il più grande fattore influenzante è la curiosità, per una nuova realtà che li ha colpiti e che li accompagnerà per tre anni, curiosità che ormai gli studenti di terza hanno potuto soddisfare. La biblioteca è il posto dove possiamo provare ad avventurarci in libri non nostri, uscendo dall’ordinario, dalla nostra confort zone. Andare in biblioteca o anche il semplice fatto di leggere arricchisce; come ci ricorda Umberto Eco «Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria.

Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito. Perché la letteratura è un’immortalità all’indietro».

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