Bus più sostenibili con l’idrogeno
Hydron è un autobus lungo otto metri, realizzato in Italia. L’opinione delle persone che ci circondano
Il trasporto privato andrebbe sostituito con il trasporto pubblico e il trasporto pubblico andrebbe reso meno inquinante e reso più appetibile per i privati.
Come possiamo fare per avere un trasporto pubblico meno inquinante? Ci sono varie soluzioni. Noi proponiamo il bus che, come combustibile per il motore elettrico, utilizza l’idrogeno.
L’idrogeno è una risorsa inesauribile, poiché deriva dall’acqua, e pulita, in quanto non contiene carbonio e quindi non produce CO2 nella combustione.
Hydron è un autobus a idrogeno lungo otto metri, realizzato in Italia. È l’unico in Europa capace di trasportare sino a 48 persone in soli 8 metri, con un’autonomia di 450 chilometri. I treni Coradia i Lint, progettati in Francia e Germania, sono alimentati da batterie a idrogeno che possono essere ricaricate velocemente.
Ma come sarebbe possibile finanziare queste nuove tecnologie? Lo sviluppo di soluzioni basate sull’idrogeno fa parte della «transizione ecologica»,che propone, fra le altre cose, la creazione delle Hydrogen Valleys, per promuovere la produzione e l’utilizzo di idrogeno, privilegiando aree industriali dismesse, e il rinnovo di parte della flotta dei treni e l’acquisto di 3360 bus a basse emissioni.
Questa transizione è finanziata dal Pnrr, il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Quindi ci sono i mezzi per ottenere velocemente tecnologie pulite in tempi brevi e a costi accessibili. Inoltre il 3 ottobre 2022 nel Pnrr sono stati stanziati 55 milioni di euro per favorire l’acquisto di nuovi mezzi anche nei piccoli Comuni. Questa preziosa opportunità è stata però rifiutata da molti di questi ultimi, ed è molto grave: quando c’è bisogno di un taglio al personale i piccoli Comuni sono i primi a cui viene sottratto il servizio dei trasporti pubblici, perché il loro numero di abitanti è inferiore rispetto a quello delle grandi città.
Accade così che nei piccoli Comuni prendere la macchina diventa necessario. Abbiamo chiesto ai nostri genitori: perché non prendete il bus per andare al lavoro? Ecco alcune risposte.
«Noi potremmo usare di più i mezzi pubblici se ci fossero più fermate sul territorio, meno tempo di attesa tra una corsa e l’altra e se il prezzo dei biglietti fosse più economico» oppure «Non ci sono collegamenti con la sede in cui lavoro: dovrei partire un’ora prima e comunque arriverei sempre in ritardo» e ancora «Servirebbero molti più autobus che collegano la stazione del treno fino a Lamporecchio».