ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado G. Alessi di Assisi (PG) - 3E - 3B - 3A

“Ali di carta“: più di una biblioteca!

Abbiamo scelto il nome di una campagna vaccinale per il nuovo spazio nato all’interno della scuola

All’ Alessi si è inaugurata una biblioteca. Il nome scelto dai ragazzi e bambini dell’Istituto è “Ali di carta”. Perché paragonare uno spazio moderno, accogliente e stimolante ad una campagna vaccinale? La risposta è data dalle migliaia di persone, uomini e donne che, prima di noi hanno viaggiato in salita per raggiungere una meta importante e ora ci consentono di fare lo stesso viaggio, ma con un dono prezioso: le ali. Ali che ci permettono di raggiungere luoghi e traguardi straordinari e al temine del volo ci sentiremo più ricchi e soprattutto più consapevoli e grati. “Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia creato” (sostiene David C.) “I genitori possono insegnarti ad amare, a ridere e correre, ma leggere un libro ci porta a superare i nostri limiti, ci conduce in un mondo diverso in cui poter esprimere le proprie emozioni” (Lorenzo B. – Christian De M.).“Quando leggo un libro sono in un posto speciale e mi sento spensierato, allegro e libero da ogni peso” (Alex P.). “Leggere ci consente di sviluppare gli anticorpi per difenderci dalle tante forme di violenza, dall’indifferenza, dalla banalità e superficialità del quotidiano” (Alessandra R.-Miriam N.); “leggere è un vaccino che ci rende più forti e resistenti a tutte le forme di malessere e dalle insidie delle dipendenze” (Margherita A.); “la lettura ci dà le coordinate per fare le scelte giuste che ci conducono ad essere più felici” (Melissa E.- Anna R.). Ma nell’era digitale, a cosa serve, vi chiederete, una biblioteca fisica? Risponde Ludovica L. “serve perché è un patrimonio culturale, una eredità in cui ci parlano gli autori attraverso la vista, il piacere di toc-care le pagine e l’odore della carta, esperienze sensoriali uniche, magiche ed insostituibili che il mondo della rete non può regalare”. E in questo battesimo, di buon augurio è stata la presenza di una madrina e di un padrino “d’eccezione”: Paolo Mirti e Amneris Marcucci, che hanno presentato i loro ultimi libri.

Il primo con il titolo “Il campione e la bambina” traccia la storia vera del ciclista Gino Bartali, definito “il postino degli Ebrei” perché negli anni della Seconda Guerra Mondiale, con la promulgazione delle leggi razziali, ha rischiato la propria vita e messo a repentaglio la propria incolumità, nascondendo nel sellino della sua bicicletta dei documenti falsi, stampati in una tipografia segreta di Assisi, che ricreavano nuove identità ai perseguitati. La seconda, con il libro “La bottega della sarta” delinea come se fosse un acquerello con pennellate struggenti e al contempo delicate, la storia di due giovani sposi: Vittoria e Francesco, che vengono separati dalla guerra nel gelido inverno del 1941, a soli 15 giorni dalle loro nozze.

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