ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Michele Rosi di Lido di Camaiore (LU) - 2C

Un piccolo ma grande gesto d’amore

A oggi in Italia sono circa tre milioni i donatori di sangue, ma la richiesta supera ancora l’offerta

Il sangue è vita. Indispensabile per ogni essere umano, esso costituisce il 5-7% del nostro volume corporeo. Purtroppo molte persone si trovano ad averne bisogno perché affette da malattie che richiedono trasfusioni o per improvvisi interventi. Le trasfusioni sono infatti utilizzate a scopo profilattico o terapeutico. Interventi chirurgici, incidenti con gravi perdite di sangue, problemi di coagulazione, emorragie di varia natura, avvelenamenti, ustioni, deficit del sistema immunitario, leucemie e anemie sono costituiscono le principali situazioni in cui ricevere una donazione di sangue risulta vitale.

Dopo la pandemia da Covid 19 le donazioni in Italia sono bruscamente diminuite, ad oggi sono in leggera ripresa ma ancora lontane dal raggiungimento di un livello ideale che possa soddisfare la richiesta nazionale. La paura del contagio e la chiusura di molti punti di raccolta hanno condotto a questa importante inflessione. Attualmente la regione in cui si dona di più è il Friuli, quella in cui si dona meno il Lazio. La nostra regione vanta un buon settimo posto nella classifica nazionale ma i numeri sono ancora poco soddisfacenti.

Molte persone sono scettiche di fronte a questo tema e preferiscono non donare. Quali sono i motivi? In classe abbiamo svolto una ricerca navigando sul web e intervistando qualche familiare o conoscente. La poca informazione è sicuramente uno dei motivi principali, un altro fattore è determinato dal fatto che quando non si ha bisogno di una cosa non le si dedica attenzione. A corredo di questo anche una serie di fobie come la paura dell’ago, la paura di svenire, il timore alla vista del sangue e l’ossessione di poter contrarre una malattia.

I centri di raccolta sono specializzati e adeguatamente preparati per effettuare i prelievi in sicurezza, il personale professionale è ben formato e in grado di affrontare qualsiasi eventualità.

Ma i dati non cambiano.

Ci siamo chiesti come sensibilizzare il pensare comune…e se fossimo noi in prima persona ad avere improvvisamente bisogno di sangue? Forse, ragionando su questa eventualità che ovviamente scongiuriamo, cambieremo approccio. In tutto il territorio nazionale ci sono associazioni che si occupano della raccolta sangue e sono pronte e disposte a fornire tutte le informazioni necessarie. Sul nostro territorio, ad esempio, c’è “Fratres”, un’associazione di volontari che con amore e dedizione crede nell’importanza della donazione e attende ogni cuore generoso per aiutare chi ne ha bisogno.

Votazioni CHIUSE
Voti: 4

Pagina in concorso