ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Giano di Giano dell'Umbria (PG) - 2A

Storie di persone in movimento…

La II A dell’Omnicomprensivo di Giano dell’Umbria è lo specchio di una comunità: esperienze a confronto

La II A dell’Omnicomprensivo di Giano dell’Umbria, è lo specchio di una comunità: un mosaico di culture frutto di migrazioni. Nasce da ciò il desiderio di conoscere le comunità che vivono nel territorio e con sorpresa abbiamo scoperto che molti italiani hanno vissuto l’esperienza migratoria. Ci è venuta, quindi, l’idea di mettere a confronto l’esperienza di un cittadino immigrato dal Marocco e una coppia di cittadini italiani tornati dopo anni di emigrazione in Svizzera. Hassan Bakkassi è stato intervistato dal figlio Ali.

Perché sei immigrato in Italia? «Per migliorare la vita e dare un futuro ai miei figli».

Come è stato il primo periodo in Italia? «Non sono stato tanto bene, la mentalità è diversa ed avevo difficoltà con la lingua fondamentale per lavorare».

E’ stato difficile migrare in Italia? «Non è stato facile. Io lavoravo in Marocco e sono venuto in Italia solo per vacanza, poi ho trovato lavoro e sono rimasto».

Hai fatto nuove conoscenze in Italia? Ho fatto amicizia con molte persone, alcune fantastiche».

Quali sono le differenze tra il tuo paese e l’Italia? «Le differenze sono tante per-ché la mentalità tra arabi ed europei è diversa».

Se potessi scegliere di tornare al tuo paese o rimanere, cosa sceglieresti? «Sceglierei di rimanere in Italia perché ho un lavoro, ho trovato molti amici, ho cambiato mentalità».

Giuseppe Molinari e Carla Grattali sono stati intervistati nella nostra Redazione.

Perché avete deciso di emigrare in Svizzera? «I nostri genitori erano in Svizzera dove le fabbriche, alla fine della guerra, erano attive. Quando ho raggiunto mio padre, l’ho trovato che dormiva nelle baracche e lavorava in un tunnel, io invece andai in affitto con i parenti e sembrava di essere al paese».

Come è stato il vostro primo periodo in Svizzera? «Gli Svizzeri ci offendevano, poi mi sono ambientata. Erano e sono razzisti. Facevano referendum per espellere gli stranieri».

Quali sono le differenze tra l’Italia e la Svizzera? «Gli Svizzeri sono più chiusi. Noi avevamo le nostre feste, venivano cantanti italiani, in televisione c’erano programmi per gli italiani».

Perché siete tornati? «Sono andato in pensione». Carla invece non voleva tornare.

Raccontano di aver conosciuto per lo più italiani, come avviene per gli immigrati. «Dopo aver imparato la lingua abbiamo fatto amicizia con gli Svizzeri». Carla facendo la parrucchiera ha conosciuto jugoslavi, spagnoli, greci; «ho socializzato poco con gli Svizzeri».

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