ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Vi racconto la scuola che vorrei

Gli spazi, la loro organizzazione e progettazione costituiscono un aspetto fondamentale dell’azione educativa

La scuola è l’ambiente nel quale i bambini trascorrono molto tempo e nel quale avvengono importanti momenti educativi di crescita e di sviluppo. L’ambiente scuola, infatti, è ricco di connotazioni educative e formative. E’ lo spazio degli affetti, dove ciò che conta è come ci si sente al suo interno, dove si sviluppano vissuti, memorie, affetti, attraverso i quali il bambino sperimenta e costruisce la sua identità. Raccontano l’identità di una scuola e lo stile educativo degli insegnanti e degli educatori. Gli spazi a scuola, dunque, devono essere pensati e progettati con cura e consapevolezza. Proprio per questo è molto importante non solo pensare a come progettare l’ambiente interno scolastico ma anche quello esterno, dove i bambini e i ragazzi possano condividere esperienze e trascorre parte del tempo in attività altrettanto importanti a livello didattico. L’Istituto “Falcone Borsellino” appartenente a Isa 19 di Riccò del Golfo partecipando ad un Pon del ministero dell’ istruzione ha ottenuto dei finanziamenti che gli permetteranno di ristrutturare e arredare i cortili, gli orti e le serre, coinvolgendo il lavoro dei bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Piccole e grandi mani che lavorano insieme per realizzare un progetto comune.

Avere un orto all’interno della propria scuola è una grande opportunità per approfondire con i bambini differenti temi di ricerca, sia durante le proposte vissute nella quotidianità, sia attraverso lo sviluppo e la realizzazione di percorsi progettuali specifici. L’orto permette a bambini ed insegnanti/educatori di vivere molteplici esperienze: prendersi cura di piante e ortaggi, esplorare diversi linguaggi espressivi (grafico-pittorico, fotografico, del corpo), fare ricerche e approfondimenti su tematiche artistiche, scientifiche, logico-matematiche legate all’alimentazione e all’impatto eco – sostenibile. L’orto diventa quindi un grande laboratorio, che favorisce numerose esperienze percettive di tipo visivo, olfattivo, tattile, gustativo, dando vita ad apprendimenti significativi.

Essere poi partecipanti attivi nella nuova ristrutturazione dell’ ambiente condiviso stimola i bambini/ ragazza ad essere più partecipi e motivati. Le attività all’aperto, inoltre, rappresentano un punto di partenza per l’equilibrio psicofisico di ogni individuo ma soprattutto per i bambini. Come dice la ricercatrice Sabine Eck, “Le radici delle nostre emozioni vitali si sviluppano nei primi 7 anni di vita e se l’albero, la farfalla, il bruco, il lombrico, la lumaca, l’ape e la coccinella non ci emozionano da piccoli, da grandi non saranno altro che disturbi da schiacciare, cose senza valore e senza anima.”

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