ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

“APPuntamento“ con l’ambiente

La tecnologia può dare un contributo importante attraverso applicazioni anti-spreco ed eco-sostenibili

Il cibo sprecato in un anno in Italia potrebbe sfamare oltre 44 milioni di persone: un dato preoccupante che fa riflettere. Ma come porre rimedio? La tecnologia sembra dare un contributo importante, per esempio attraverso applicazioni anti-spreco ed eco-sostenibili. Fra le più conosciute «Fresh & Local», attenta alla stagionalità e alla freschezza dei prodotti, e «L’alveare che dice sì», che permette al consumatore di comprare prodotti a chilometro 0 direttamente dal produttore.

A queste si aggiungono quelle ancor più mirate al contenimento, come «Svuotafrigo», che propone ricette con prodotti presenti nel proprio frigo, in un’ottica di perfetto riciclo. Abbraccia la stessa filosofia anche «Ubo», una buona occasione, che consente di creare una lista della spesa consapevole e volta ai reali bisogni nutrizionali, evitando eccedenze negli acquisti.

È possibile infatti ricevere suggerimenti relativi alle quantità in base ai componenti per famiglia, all’apporto calorico e al valore nutritivo di ogni alimento, e ancora a ricette o a metodi di conservazione dei cibi.

Tra le applicazioni anti-spreco più cool, anche «Too good to go» e «MyFoody», su cui, a prezzi ribassati, si offrono prodotti deperibili o a scadenza breve rimasti invenduti e quindi destinati a diventare rifiuti. Una volta scelto il negozio, non resta che ritirare: una box di buoni prodotti da consumare! Relativamente al riciclo, «Junker» è l’app che supporta gli utenti nella raccolta differenziata semplicemente scansionando il Qr code. Con un click, è facile capire come smaltire i rifiuti in base al proprio comune di residenza; ecco un valido aiuto per tutti, anche per i più inesperti, a differenziare correttamente.

Ma le app Earth-friendly non si fermano qui: ne esistono infatti alcune per promuovere cosmetici e detergenti eco-sostenibili, quali «EcoBioControl» e «INCI beauty», grazie alle quali possiamo conoscere componenti e qualità del prodotto scansionato per orientarci verso una scelta più consapevole. Inoltre, per un acquisto green e cruelty free nel panorama dell’abbigliamento e degli accessori, sono nate Ecofashion e Good On You, che mostrano l’impatto dei brand sull’ambiente, consigliando quelli ad alta sostenibilità e i negozi in cui è possibile reperirli.

Infine, esistono app che contribuiscono a ridurre le emissioni di gas inquinanti attraverso la condivisione di veicoli; ne è un esempio Urbi, che consente in città di noleggiare all’occorrenza mezzi pubblici, auto, moto, biciclette e monopattini. Non resta, dunque, che APPlicarci per l’ambiente e per un Pianeta sempre più… clean.

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