ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Carducci G. di Santa Maria a Monte (PI)

Le cinque «R»: un modello virtuoso

Negli ecosistemi niente viene sprecato di tutto ciò che è prodotto. Perché non prendere esempio dalla natura?

Esistono due tipi di economia: quella lineare e quella circolare.

Si definisce lineare l’economia composta da tre fasi: produzione, consumo e smaltimento. In questo modello di economia si produce uno scarto che non verrà riutilizzato. L’economia circolare cerca di mantenere il più a lungo possibile il valore dei materiali e delle risorse eliminando lo scarto e favorendo una maggiore ecosostenibilità. Alcuni vantaggi di questo processo, che imita quello della natura, sono la riduzione della pressione sull’ambiente, più sicurezza sulla disponibilità di materie prime che presuppongono una crescita dell’innovazione e dell’economia.

Ogni cittadino europeo produce tonnellate di rifiuti che, in molti casi, sono inquinanti e causano l’aumento dell’effetto serra. Per inquinare meno dobbiamo adottare comportamenti che rispettino le 5 «R» su cui si basa il modello dell’economia circolare. Vale a dire ridurre (cioè adottare uno stile di vita che porti a una riduzione dei consumi e quindi dei rifiuti), riutilizzare (ovvero dare nuova vita agli scarti), raccogliere e riparare (ossia non gettare indiscriminatamente, ma adottare un modello di raccolta differenziata, favorendo il riciclo e un recupero di oggetti che potrebbero avere una seconda vita), riciclare (cioè convertire un rifiuto in un nuovo materiale o in un nuovo oggetto dello stesso valore e destinato a un diverso utilizzo) e recuperare (perché i materiali costituiti da rifiuti non riciclabili possono essere utilizzati per creare nuove fonti energetiche dal basso impatto ambientale. Per realizzare un’economia circolare sostenibile occorre l’impegno di tutti: delle aziende e di noi consumatori.

Le aziende dovrebbero fabbricare beni a lunga durata usando fonti di energia rinnovabile e non combustibili fossili, risorse naturali rigenerabili al posto di quelle tossiche. Noi consumatori, invece, dobbiamo impegnarci nella raccolta differenziata e nel recupero dei rifiuti non riutilizzabili.

Ecco alcune regole necessarie per non sbagliare: separare i diversi tipi di imballaggio, dividere i materiali che li compongono, ridurre il volume, eliminare i residui (ad esempio quelli di cibo), informarsi dove gettare i rifiuti secondo le modalità dei propri Comuni, selezionare la plastica, differenziare la carta e utilizzare i centri di raccolta. Il concetto di sostenibilità investe ogni aspetto della nostra vita e per vivere in modo sostenibile occorre essere in grado di produrre la minor quantità possibile di rifiuti e di smaltire correttamente quelli che produciamo.

Votazioni CHIUSE
Voti: 33

Pagina in concorso