ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Francesco Severi di Arezzo (AR)

Russi e ucraini: fratelli o nemici?

Nelle parole di Alla e Marina la conferma che non sono i popoli coinvolti a volere questa terribile guerra

La guerra è entrata prepotentemente nelle nostre vite. Non si può far finta di nulla. Per cercare di capire ciò che sta succedendo in Ucraina e in Russia abbiamo pensato di dare voce a chi è nato e ha vissuto lì. Abbiamo rivolto qualche domanda alla professoressa Alla Garyachuc, di origini ucraine, e alla signora Marina Shatalova Yurivna, mamma di una nostra compagna di origine russa, entrambe in Italia da circa vent’anni.

Cosa vuol dire per voi Russia? Alla: Prima del 1991 Ucraina e Russia erano unite, io sono cresciuta nell’Urss e a scuola si parlava il russo. La Russia dunque è anche un po’ il mio paese, pur con la mia identità ucraina.

Marina: La Russia è la mia prima patria, sono nata a Mosca e ho vissuto in Russia per 22 anni.

Per me è molto importante, lì ho tanti ricordi, amici, parenti.

Cos’è per voi l’Ucraina? A: L’Ucraina è il mio paese, lì ci sono le mie radici. Del mio paese mi piace tutto: il territorio con le vaste campagne, le persone aperte, rispettose e con tanta voglia di lavorare. Dell’Ucraina mi mancano la pace e il silenzio del mio paesino a sud di Kiev, lì si rifugiano tante persone in fuga dalla città».

M: L’Ucraina per la mia famiglia è una terra importante, lì è nato mio nonno materno. Ho parenti e amici in Ucraina. In questi giorni difficili cerco di aiutare finanziariamente i miei amici a Kiev.

Hanno dovuto trasferirsi per la guerra, sono in difficoltà».

Cosa pensate della guerra? A: Sono molto addolorata per questa guerra ingiusta, che genera odio e porta solo morte e distruzione. Ucraini e russi con-vivevano pacificamente e nessuno si aspettava questa invasione. Ora le città sono distrutte, molte persone scappano abbandonando tutto, è rischioso percorrere le strade per uscire dal paese, i bambini non hanno più niente. La guerra è un massacro, non serve a nessuno».

M: Sono contraria a qualsiasi guerra. Ucraina e Russia sono sempre stati popoli vicini, molti Russi hanno parenti in Ucraina e viceversa. Buona parte del popolo ucraino parla il russo. Spero si possa trovare un accordo di pace tra questi paesi, ma ci credo poco perché penso che ci siano grandi interessi dietro, anche di chi produce le armi».

Parlando con Alla e Marina abbiamo capito che russi e ucraini non sono popoli nemici, hanno una storia comune e sono abituati a vivere gli uni con gli altri.

Per questo assumono un valore più profondo le domande che già prima ci facevamo sul perché oggi, su questa terra, queste persone si stiano uccidendo. Purtroppo non esiste risposta, possiamo solo rendere più viva la speranza che questa guerra possa essere l’ultima. Di una cosa siamo certi, “non c’è niente di buono nella guerra, eccetto la sua fine” (A. Lincoln).

Votazioni CHIUSE
Voti: 8

Pagina in concorso