ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Alle prese con ’The social dilemma’

I social network sono uno strumento con infinite potenzialità: ma quante e quali insidie nascondono?

Il titolo di questo articolo è stato ripreso da quello di un documentario visionato in classe e sul quale abbiamo poi riflettuto e discusso. Il documentario ci ha mostrato quanto i social network siano un potente strumento di persuasione: a dirlo sono stati gli ex dirigenti di Twitter, Instagram e Google che per anni hanno ideato e messo in atto strategie per tenere continuamente incollati allo schermo gli utenti utilizzando algoritmi in grado di prevedere con cura azioni e preferenze dei consumatori. Il fatto che a mostrarci questa realtà siano i creatori della stessa, ci ha portati a porci alcune domande. I social controllano le nostre vite? È bene precisare che queste piattaforme non sono state create con questo intento: Facebook ad esempio, è nata per essere utilizzata solo all’interno dell’università in cui è stata creata e poi è diventato lo strumento di comunicazione che, ad oggi, unisce più di un miliardo di utenti in tutto il mondo.

Se siete utenti dei social network, avrete però notato che sulle vostre bacheche compaiono spesso contenuti affini ai vostri interessi. Vi sarà anche successo di dire “questo è l’ultimo, poi chiudo!” per poi ritrovarvi a guardare in continuazione video proposti perdendo minuti e ore del vostro prezioso tempo. Probabilmente vi sarà capitato di imbattervi nelle cosiddette “fake news”, notizie create ad hoc per catturare la vostra attenzione sfruttando argomenti che creano discussioni, spesso anche accese. Ma perché capita tutto questo? La risposta è banale: fare soldi. Più gli utenti cliccano e mettono “like” più le aziende guadagnano. I social network ci permettono poi di condividere in tempo reale la nostra vita: condividiamo dove andiamo in vacanza, gli amici con cui usciamo e, in alcuni casi, le nostre immagini personali. Instagram e Tik Tok ci offrono la possibilità di aggiungere filtri, di migliorare il nostro aspetto; è possibile rendere il naso più sottile, la pelle più abbronzata. Ci siamo chiesti perché sentiamo il bisogno di fare tutto questo e, lo abbiamo osservato anche nel documentario, la risposta è stata: sentirci parte di qualcosa, sentirci accettati, ricevere approvazione dagli altri. Quello che ci ha colpito molto sono stati gli episodi legati alla libertà che le persone pensano di avere sui social network.

Dietro ad uno schermo è facile lasciarsi andare a commenti, spesso anche sgradevoli, ma le parole sono uno strumento potentissimo e devono essere dosate con cura. Siamo giunti alla conclusione che è tutta una questione di equilibrio. Se si ha la capacità di utilizzarli nel modo corretto e nel rispetto altrui, i social diventano mezzi utilissimi con cui convivere in serenità, altrimenti possono rivelarsi estremamente insidiosi e pericolosi. Secondo noi non è possibile esprimere un giudizio positivo o negativo sui social network e per questo motivo riteniamo che gli adulti e la scuola, grazie ad esperti, possano educarci ad un utilizzo consapevole e darci gli strumenti adatti a riconoscere limiti e potenzialità di questi strumenti.

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