Evviva, stato d’emergenza addio!
Il 31 cadono molte delle regole imposte dalla pandemia. Speriamo si possa tornare ad una maggiore libertà
Le strade di sera erano deserte, non c’era anima viva ed era molto inquietante il silenzio: la città sembrava una “città fantasma”. Tutto era iniziato tempo prima, un giorno d’inverno, precisamente il 21 febbraio 2020 quando fu scoperto il primo caso di Covid in Italia; notizia che nessuno si sarebbe aspettato perché la maggior parte delle persone credeva che il virus sarebbe rimasto in Cina e non sarebbe mai arrivato in Italia! Seguirono giorni in cui i casi aumentarono sempre più e si arrivò così al 3 marzo. Quel giorno accadde una cosa che stravolse le abitudini degli studenti. Gli insegnanti dissero ai ragazzi:- Da domani tutti a casa! Così nei giorni, nelle settimane e nei mesi successivi tutti i ragazzi d’Italia non andarono più a scuola.
Nessuno immaginava che da quel momento la vita sarebbe cambiata e non sarebbe stata più la stessa. Il 10 marzo scattò il lockdown che costrinse a stare a casa tutto il giorno e fare lezione da un computer. Le maestre durante la DAD ne inventarono di tutti i colori per svolgere le attività didattiche e rendere meno difficile la situazione. Anche i rapporti con gli amici e i nonni cambiarono. Era triste non poter stare con loro e parlargli solo attraverso il telefono.
Quando giunsero poi le belle giornate di sole si potevano solo guardare dalla finestra gli alberi che si ricoprivano di foglie e fiori e nel parco sotto casa, dove poco tempo prima giocavano i bambini, c’era solo il silenzio. Il lockdown fece sentire tutti come uccellini in gabbia. A settembre 2020 quando si tornò a scuola c’erano tante norme da rispettare: non si poteva né abbracciarsi né stare seduti vicini e si doveva indossare la mascherina. Però tutti gli studenti trovarono un nuovo amico per la pelle…il gel! Da allora non fanno altro che metterlo sulle mani e gli fa tutti i giorni compagnia!
Si sperava che presto tutto sarebbe passato, invece la situazione non migliorò, ma la malattia fu meno grave grazie al vaccino. Nei primi mesi di quest’anno tamponi, quarantene, auto sorveglianza sono diventati il pane quotidiano, ma tutti si sono impegnati per raggiungere la meta che si sognava da tempo: la fine dello stato di emergenza che era entrato in vigore il 31 gennaio 2020. Finalmente il 31 marzo, dopo più di due anni, ne usciremo. Da quanto tempo desideravamo questa notizia. Quindi nei prossimi mesi addio FFP2, green pass, quarantene anzi…evviva! Però bisognerà continuare ad essere prudenti perché ci sono ancora molte persone che continuano ad ammalarsi.