«Volevo essere utile al mio paese»
Intervista al sindaco Sperandio. «Prima di assumere l’incarico mi occupavo di attività di restauro»
Il 10 marzo ci siamo recati nella Sala Consiliare del Comune di Trevi. Dopo aver ammirato i meravigliosi affreschi della stanza, ci siamo seduti nei banchi riservati ai consiglieri della maggioranza e dell’opposizione. Il sindaco Sperandio ci ha illustrato il funzionamento degli organi comunali e i compiti dei vari assessori che fanno parte della Giunta cittadina, mettendo in evidenza l’importanza della discussione e del rispetto dell’altro nel prendere decisioni di tipo democratico.
Sindaco, il suo è un mestiere faticoso? «Sì molto, prendere decisioni è complicato, ci sono diversi aspetti di cui tener conto».
Fare il sindaco era un sogno da piccolo? «No, volevo fare tutt’altro lavoro, non era nei miei sogni, ma ho sempre amato Trevi e ad un certo punto ho sentito l’importanza di fare qualcosa per il mio paese».
Qual era il suo mestiere prima di fare il sindaco? «Mi occupavo di attività di restauro, la conoscenza e la cura di beni architettonici è stato sempre il mio interesse ed è quello che ho cercato di portare anche nella mia attività di Sindaco.
E’ complicato prendere una decisione? «Sì, prima di dare una risposta devi conoscere e riflettere, la difficoltà oggi è quella di dover prendere decisioni complesse in poco tempo».
Le è mai successo che qualche cittadino per strada abbia espresso la sua contrarietà su qualche decisione presa? «Certamente, l’importante però è tenere aperto il dialogo, quando l’insulto prende il posto della parola e del dialogo, la comunicazione perde valore».
Rispetto al programma che si era prefisso, è soddisfatto di quanto è riuscito a realizzare? «Abbastanza, abbiamo cercato di lavorare per la messa in sicurezza delle scuole in particolare, delle strade, e puntato sulla valorizzazione del territorio e della nostra “unica” fascia olivata; purtroppo le difficoltà economiche, anche legate alla situazione della recente pandemia, non ci permetteranno di realizzare tutto. Comunque continuiamo a perseguire i nostri progetti come quello di rendere Trevi una cittadina non solo bella da ammirare da lontano, ma anche interessante e godibile per tutti».
Cosa farà quando finirà il suo mandato? «Mi dedicherò alla mia passione che è quella del restauro e a viaggiare. Andate anche voi alla ricerca e alla scoperta del vostro territorio, siate curiosi, sempre!».