ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Musica maestro, ma con il cuore

Il magico incontro con Luca Celoni, insegnante di violino all’Istituto Boccherini, passione e tante curiosità

In queste settimane abbiamo avuto il piacere di ospitare a scuola una persona che ha la musica nel cuore, che ci ha fatto emozionare e provare grandi e profonde emozioni con il suo violino. Era una mattinata qualunque e si è trasformata in una giornata solare, che non dimenticheremo in fretta: è arrivato un signore elegante e pacato, con una custodia sotto il braccio, all’interno della quale teneva gelosamente riparato il proprio strumento, un caldo violino. La persona, che ci è venuta a trovare, è il Maestro Luca Celoni, insegnante di violino presso il Conservatorio “Luigi Boccherini” di Lucca, nonchè primo violino dell’orchestra da camera “Luigi Boccherini”, conosciuta ormai da anni per le sue belle performance in location da favola, sia nella nostra città che fuori di essa. Luca ci ha raccontato della sua passione, di come si dedica e quanto tempo impiega nella pratica dello strumento, del piacere che si prova nella riuscita di un concerto, della fatica di uno studio continuo, quotidiano e approfondito, che ti permette di migliorarti ogni giorno di più. Il violino è uno strumento complesso, che vuole dedizione fin dalla più tenera età. Il Maestro Celoni ce ne ha illustrato le caratteristiche e rivelato anche dei piccoli segreti: ci sono violini di grande fama, appartenuti a personaggi celebri, dai costi elevatissimi che non avremmo mai immaginato.

Ogni violino ha un suo suono ma la forma e i materiali sono per lo più i medesimi: circa settanta piccole parti compongono questo strumento magico e “diabolico” capace di suoni inauditi. Tanto per dare qualche idea di che cosa sia e come funzioni, il violino si compone di una cassa armonica e di un manico, per lo più in legno di abete rosso e acero: gli “abeti di risonanza” provengono spesso dalla Val di Fiemme o di Primiero; gli aceri dalla zona dei Balcani.

Le corde sono quattro, tese su un ponticello, il cui sfregamento con un archetto produce i suoni; le due aperture sul lato anteriore sono chiamate “effe”: ogni violino è una creazione diversa, opera di un liutaio che ne cura tutti i particolari. Non potranno mai esistere due violini perfettamente identici. Ogni parte viene fatta con un legno particolare, tagliato in maniera precisa, selezionato con attenzione e stagionato naturalmente: il bravo liutaio segue tutto il processo costruttivo dalla pianta al completamento dello strumento. Anche l’archetto, di crini di cavallo maschio, ha il suo ruolo fondamentale. Noi Italiani siamo stati, fra l’altro, famosissimi nella tradizione della liuteria con gli Amati, gli Stradivari ed i Guarnieri del Gesù di Cremona.

La tecnica è rimasta invariata da ormai cinquecento anni.

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